Accademia Spal chiude al quinto posto in Serie C femminile dopo sconfitta contro Venezia 1985
L'Accademia Spal termina la stagione al quinto posto in Serie C femminile, nonostante la sconfitta contro Venezia 1985.

L’esultanza di Giulia Baldini (Foto Spal)
Termina con una sconfitta casalinga l’avventura dell’Accademia Spal nel campionato di serie C femminile. Un ko indolore quello rimediato a Vigarano Mainarda contro il Venezia 1985, che non impedisce alle biancazzurre di conservare uno storico quinto posto in classifica a -3 dal Vicenza e +5 proprio sulle lagunari. La squadra di Leo Rossi scende in campo animata dal desiderio di provare a raggiungere la quarta posizione, e comincia fortissimo. Passando in vantaggio al 9’ con Baldini, abile a concretizzare un perfetto assist di Antolini. L’Accademia Spal va al riposo sull’1-0, ma nella ripresa le cose cambiano completamente. Dopo appena due minuti il Venezia 1985 pareggia con Baldan che ribadisce in rete dopo un palo colpito da Trevisiol. Le biancazzurre creano un paio di buone occasioni per tornare in vantaggio, ma non vanno a buon fine. E nel finale le lagunari mettono la freccia. All’84’ Della Santa firma il gol del sorpasso, e tre minuti più tardi Boschiero realizza la rete del definitivo 1-3. Finisce quindi al quinto posto nel campionato di serie C femminile la migliore stagione della storia dell’Accademia Spal, quantomeno a livello di prima squadra. Un torneo che le biancazzurre avevano iniziato a fari spenti, fissando l’obiettivo tra il sesto e l’ottavo posto e che invece giornata dopo giornata le ha viste sempre più protagoniste. In questa stagione da ricordare, meritano una citazione particolare l’impresa casalinga contro il Venezia, volato in serie B dalla porta principale e i due successi ottenuti contro il Vicenza.
Ma sono davvero tante le soddisfazioni che si sono tolte le ragazze di Leo Rossi. "Chiudiamo un campionato da quinti in classifica, un risultato tanto importante quanto eclatante per quello che immaginavamo ad inizio stagione – osserva il direttore sportivo Mattia Martini –. Abbiamo affrontato, e in alcuni casi superato, realtà strutturate della categoria. Il lavoro effettuato è stato ripagato e il merito va redistribuito tra club, staff tecnico e rosa. Un applauso a tutti: quello che è stato fatto rimarrà e siamo tutti felici per questo e per la città di Ferrara".
s.m.
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