Baldini: "Errori banali che rovinano tutto...": "Sulla concentrazione è difficile intervenire"

Il tecnico sconsolato: "Sulla prestazione non posso dire nulla, ma ad esempio sul primo gol io non ho mai detto di fare il fuorigioco"

di BEATRICE BERGAMINI
23 febbraio 2025
Francesco Baldini affranto (Foto Bp)

Francesco Baldini affranto (Foto Bp)

Diventa molto difficile anche per Francesco Baldini, oltre che per tutti gli addetti ai lavori, commentare nel dopo gara l’ennesima sconfitta casalinga della Spal: "La mia analisi di questa gara è che non possiamo continuare a compromettere prestazioni con errori di distrazione. Non si può prendere gol dopo tre minuti come è successo. Ho detto ai ragazzi che io proverò ad aiutarli in tutti i modi, ma intervenire sulla testa e sulla contrazione non è semplice. Sono qui da tre gare e sono state tre prestazioni positive da parte dei ragazzi. Non vedevo giocare una mia squadra come ha giocato oggi la Spal forse dai tempi in cui ero a Catania. Sulla prestazione non posso dire nulla, sulla concentrazione sì, ma noi allenatori su quello facciamo fatica ad intervenire. Posso scegliere di non far giocare uno perché lo vedo distratto, ma poi durante la partita non è semplice".

Aveva cambiato per la gara un po’ la disposizione in campo, con il 3-4-3 al posto del 4-3-3, com’è maturata la decisione? "Avevamo recuperato Arena, quindi ho cercato di mettere tutti nella loro zona di confort. Ma se ci fosse un modulo che garantisse di vincere, noi allenatori saremmo bravissimi a farlo. Prendi gol a tre, a quattro, con i terzini che spingono, ma se sei disattento prendi gol lo stesso, anche se hai sette difensori".

Qual è l’errore sul primo gol? "Non è mai uscito dalla mia bocca di fare il fuorigioco. Ho sempre detto ai ragazzi che i tagli si seguono, soprattutto se vengono alle spalle di un mio compagno di squadra, non l’abbiamo fatto e siamo stati castigati".

La sostituzione di Parigini? "Stava facendo una gran partita, ma era abbastanza cotto e non volevo rischiare di perderlo o che si facesse male".

Da ex calciatore, come è possibile che in occasione della parata del rigore del portiere, poi non ci si catapulti ad intercettare la palla per primi sulla ribattuta? "Perché nella tua testa hai già preso gol. Quando sono retrocesso con il Napoli, il primo anno in cui c’erano i tre punti, ne avevamo fatti quattordici in tutto. Penso non sia mai più successo a nessuna squadra, siamo retrocessi a febbraio. E’ tutto pesante: l’attaccante che va in profondità e non lo segui, ma poi prendi gol, il tuo portiere para il rigore e tu non sei sulla respinta. E’ qui che dobbiamo migliorare. Sulla fasce lavoriamo bene, le occasioni le creiamo, concessi quei due episodi lì, cosa dico poi alla linea della difesa?".

E’ demoralizzato? "Io quando capitano partite come quella di oggi ho una rabbia dentro che spaccherei tutto quello che ho davanti. Il calcio quando è così è frustrante. Ma bisogna reagire immediatamente perché mancano dieci gare".

Beatrice Bergamini

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