Capitan Antenucci saluta il calcio: emozioni e ringraziamenti al Mazza

Mirco Antenucci celebra la sua carriera con una festa emozionante al Mazza, tra ringraziamenti e ricordi.

di STEFANO MANFREDINI
28 aprile 2025
Mirco Antenucci celebra la sua carriera con una festa emozionante al Mazza, tra ringraziamenti e ricordi.

Mirco Antenucci celebra la sua carriera con una festa emozionante al Mazza, tra ringraziamenti e ricordi.

Il botta e risposta tra gli ultras e il presidente Tacopina non ha rovinato la festa organizzata per celebrare la carriera di capitan Antenucci, che a fine stagione appenderà le scarpette al chiodo.

Nel giorno della sua ultima partita ufficiale di campionato, il club biancazzurro ha regalato al numero 7 la doverosa passerella nello stadio che lo ha visto protagonista tanti anni prima in cadetteria, poi in serie A e infine in Lega Pro. Davanti ai 6mila del Mazza, sono state proiettate le immagini dei gol più belli di Mirco, oltre al saluto di tanti compagni di mille battaglie. Compresi gli ex spallini Schiattarella e Lazzari.

Commosse ed emozionanti le parole pronunciate dalla moglie Eleonora e dalle figlie Camilla, Sofia e Alice, che hanno ricordato il percorso eccezionale compiuto dal marito e dal papà in tanti anni da calciatore professionista. "È uno scherzo, non smetto – afferma Ante7 per smorzare la commozione con una battuta –. Non mi aspettavo tutto questo, sono emozionato. Sono fiero di quello che ho fatto e ottenuto in carriera: a parte qualche gol e qualche campionato vinto, quello che mi tengo stretto sono le esperienze che ho effettuato. Devo tutto al calcio: sono partito da un paesino del Molise a 14 anni grazie a un gesto d’amore incredibile della mia famiglia, e ho onorato tutte le maglie che ho indossato. Ho conosciuto tanta gente e giocato in tante città, però quello resta alla fine sono i rapporti personali. Non ho sprecato neanche un allenamento, dando sempre il massimo in ogni occasione.

Ringrazio mia moglie Eleonora per il sostegno che mi ha sempre garantito e le mie bimbe fantastiche, e grazie a Ferrara. Il legame con questa città è stato il più grande in assoluto, anche se pure a Bari mi sono tolto grandi soddisfazioni. Dopo il ritiro mi piacerebbe restare alla Spal e dare il mio contributo fuori dal campo, ne parleremo con calma dopo i playout. Sognavo di finire qui la carriera, chiaramente speravo in un finale più sereno ma adesso restano da giocare le partite più importanti della mia carriera: la Spal non può perdere il calcio professionistico."

s.m.

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