E’ la Spal più molle della sua storia. Attenzione all’ultimo posto.... Reazione sempre troppo blanda. Si perde e non c’è mai partita
C’è chi giura di aver visto passare dietro il "Mazza" lo spettrale bus dell’ultimo posto, che porta dritto agli inferi:...

Il calore dei tifosi della SPAL: cori, bandiere e passione
C’è chi giura di aver visto passare dietro il "Mazza" lo spettrale bus dell’ultimo posto, che porta dritto agli inferi: e dagli torto… Contro la Spal c’è sempre una sola squadra in campo, ed è l’altra: Pescara è stato un caso senza seguito. L’Entella sbrigò la pratica in 8 minuti, all’Arezzo che è più indietro di parecchi punti, ne son serviti ben 25’ per il 2-0 e tutti a casa. Mai in 99 minuti la Spal scaglia un tiro in porta. Baldini continua a rivoltare e ribaltare formazioni e moduli ma ogni scelta risulta infruttifera (e spesso anche improbabile a vista).
La Spal che lo aveva confortato vincendo più duelli del solito nelle ultime gare, contro l’Arezzo deve essere intorno all’1%, e la prima palla divelta a un avversario scocca al 31’. Di fatto, l’allenatore non sembra aver capito ancora bene la sua squadra, e viceversa. Metà tempo a 4-4-2, metà a 4-3-1-2, poi ripresa a 4-3-3 e a 4-4-2, ma nulla cambia. E’ la Spal più molle della sua lunga storia, e a quel bus dietro la tribuna deve stare bene attenta, perché il rischio è molto concreto.
Altro che stupid questions… L’Arezzo è una squadra, la Spal no, sembrano undici che passano lì per caso, reclutati con la monetina. I toscani lo capiscono in fretta e premono nei primi 25’ impegnando tre volte Galeotti e segnando due gol. Poi si accontenteranno di gestire, impresa che riesce con una facilità sconcertante e senza il minimo sforzo. La Spal prova a buttarsi sotto ma i cross sono sempre a casaccio, o sul portiere o ad area vuota. Nessuno salta mai il suo uomo, nessuno si propone per una palla dentro a creare un’occasione. Dietro il colosso Nador si fa beffare su corner secondo copione già iper-recitato, eppure fa niente, si continua a difendere a due centrali, e uno è lui.
Quando anche Galeotti si impapera sulla punizione dell’ottimo Pattarello è la fine, ma il peggio deve ancora venire. Perchè si possono anche subire due gol, ma non si può accettare una reazione così blanda con tre quarti di partita davanti. E ora che accadrà? In tribuna è tornato Marcello Follano. Non sarebbe male se potesse fornire il punto di vista della proprietà. Certo, nell’opera di smaltimento del giochino si è ben avanti: non solo si perde sempre, ormai non c’è neppure più partita.
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