Fallimento sportivo della Spal: il dolore di Ferrara e dei suoi tifosi
La Spal affronta il fallimento sportivo, lasciando un segno profondo a Ferrara e tra i tifosi. Antenucci e altri ex giocatori esprimono il loro dolore.

Da sinistra Ignacio Molina, eroe della salvezza col Milan Futuro, che ha avuto parole durissime. Poi la delusione di capitan Antenucci, e sotto Salvatore Esposito
La Spal non è una squadra come le altre. Lo sanno bene i giocatori che sono passati per Ferrara e poi hanno proseguito altrove la propria carriera, e se ne sono accorti quelli che la maglia biancazzurra l’hanno indossata l’ultima stagione. La notizia del fallimento sportivo della Spal lascia però un segno indelebile soprattutto a chi la ama dal profondo del cuore come Mirco Antenucci, che su Instagram pubblica un post struggente: "Ferrara è una città meravigliosa che ho sentito subito mia e che è diventata casa. Sono passati quasi 10 anni dal mio arrivo e nei primi miei tre si era costruito qualcosa di straordinario non solo dal punto di vista sportivo e di risultati ma soprattutto emozionale, di appartenenza, di persone, di progettualità e di valori. Quei valori che negli ultimi due giorni sono stati spazzati via senza vergogna. Gli ultimi anni sono stati duri, con cose fatte senza un senso logico, senza una vera programmazione.
E mi fermo qui. La nostra città non merita questa tragedia sportiva e non solo, perché tante persone che ogni giorno lavoravano per noi (penso a Eleonora e Cinzia del convitto, ai magazzinieri Marco e Tommy, ai ragazzi che lavorano in sede, al giardiniere Alessandro, agli autisti Claudio e Giorgione, ai fisio Daniele, Piero e Marcello, a tutto il nostro stupendo settore giovanile e ai loro tecnici e dirigenti e potrei citarne tante altre) adesso cosa faranno? Lasciati così nel baratro più totale, senza risposte. Penso alla nostra tifoseria e ai sacrifici che fanno per seguire la squadra del cuore solo per passione, a tutta la città che perde un patrimonio troppo importante come il professionismo.
Tutto questo mi lascia un dolore grande addosso, davvero troppo grande. Non so cosa succederà ora, però posso dirvi che ci sarò sempre. In qualsiasi categoria, per questa maglia, perché la Spal siamo noi! Bisognerà rialzarsi, ma lo faremo. Come abbiamo sempre fatto, ne sono convinto". Non fa sconti alla proprietà Juan Molina, l’eroe dei playout che sognava di essere riscattato nelle prossime settimane e diventare a tutti gli effetti un giocatore della Spal: "Oggi il calcio piange, un’intera città piange – recita il suo post –. Il motivo? Sempre lo stesso: gente che infanga questo bellissimo sport, gente senza sentimenti, senza passione, senza amore. Mi dispiace tanto, spallini. Che l’amore per la Spal non muoia mai".
Francesco Baldini aveva un altro anno di contatto e sperava in una conferma sulla panchina che non ci sarà mai: "Mi chiedono se nel fallimento ci sia ancora spazio per il rispetto. La mia risposta è sì. Sempre. Per una città. Per una tifoseria. Per chi lavora dietro le quinte, ogni giorno, lontano dai riflettori. Ferrara lo merita. Non provo rabbia. Provo amarezza. Per come è finita. Per il silenzio. Per le parole mai dette. Per chi, pur sapendo, ha continuato a rassicurare. Fino all’ultimo. Non giudico. Ma non posso tacere. Ringrazio chi ha mostrato integrità fino alla fine. E soprattutto ringrazio voi, tifosi. La Spal tornerà, perché Ferrara ha cuore. E chi ha memoria, prima o poi, riconosce il valore delle persone".
Ma hanno riservato un pensiero alla Spal nel momento più triste anche tanti ex, a partire dai playmaker Federico Viviani e Salvatore Esposito. "Che colpo al cuore, un dolore inspiegabile – assicura Viviani –. Una notizia che mai e poi mai mi sarei aspettato di ricevere. Il mio pensiero e il mio abbraccio più caloroso vanno a tutti i tifosi e soprattutto alle persone che lavorando nell’ombra hanno sempre fatto grande la Spal, perché senza di voi niente sarebbe stato possibile in tutti questi anni ai massimi livelli del calcio italiano. Meritate molto di più, tornerete a gioire tutti insieme e io con voi". Esposito invece ricorda così la sua Spal mandando un messaggio ai tifosi: "Non ci sono parole: meritereste i massimi palcoscenici, invece mi ritrovo a leggere di questo epilogo indegno e vergognoso per la vostra storia. Purtroppo un personaggio ha deciso di giocare con una città intera portandola nel baratro: tornerete dove meritate, ’maial’ la Spal".
Stefano Manfredini
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