Francesco Baldini critica l'arbitro ma elogia la Spal per la corsa salvezza

Baldini si lamenta dell'arbitro Aldi e del rigore negato, ma applaude la Spal per la prestazione e la corsa salvezza.

di STEFANO MANFREDINI
7 aprile 2025
L’obiettivo era trovare la squadra di oggi, e così dovrà restare», dice il tecnico

L’obiettivo era trovare la squadra di oggi, e così dovrà restare», dice il tecnico

Francesco Baldini mastica amaro per il risultato, se la prende con l’arbitro Aldi ma applaude la sua squadra per una prestazione che lascia ben sperare in vista della corsa salvezza. "Sono contento della prestazione ma del risultato assolutamente no – spiega l’allenatore di Massa –. È stata una partita tosta, giocata forte da entrambe le squadre, però ai punti meritavamo di più. Inoltre, ci è stato negato un rigore: Rao aveva i tacchetti stampati su uno stinco. Ho già parlato degli arbitri, ma le cose non sono cambiate: non è tanto l’episodio del rigore che non digerisco, quanto le mancanze di rispetto. Non si è mai visto un direttore di gara che rincorre i giocatori e si mette petto contro petto: qui stiamo impazzendo. Non siamo in questa posizione per colpa degli arbitri, sia chiaro. Ma tutto questo mi fa arrabbiare, perché vedo i miei ragazzi lavorare tutti i giorni e tra uno e tre punti passa tutta la differenza del mondo, è la morte o la vita calcistica: o si introduce il Var anche in serie C, oppure è un altro calcio. Parlando della prestazione, sono molto soddisfatto: è stata importante contro una squadra molto forte a prescindere dalle assenze, così come lo era stata nel secondo tempo col Legnago e altre volte. Abbiamo trovato compattezza, poi i moduli li fanno i giocatori a disposizione, perché un conto è avere Arena e Fiordaliso e un altro è non averli.

L’avanzamento di Nador a centrocampo è stato possibile perché in difesa sono rientrati quei giocatori. Ho detto ai ragazzi che quello che è successo in precedenza non conta più nulla: era importante ritrovare questa Spal, forse faremo i playout ma ci siamo e ce la giocheremo con tutti. Alla fine tireremo le somme, però l’obiettivo era trovare la squadra di oggi, e così dovrà restare fino alla fine. I cambi? Ho preferito aspettare un po’, per poi inserire Rao con la convinzione che in contropiede potesse crearsi delle occasioni. Molina? È un guerriero, poi è chiaro che quando si gioca come lui si è meno lucidi sotto porta".

s.m.

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