Joe Tacopina torna allo stadio Mazza: tensioni con gli ultras e riflessioni sul futuro della Spal
Joe Tacopina affronta gli ultras della Spal e discute la stagione difficile e gli investimenti futuri del club.

Il gesto eloquente di Tacopina ai tifosi
Fuori programma allo stadio Mazza, dove dopo una lunga assenza si rivede Joe Tacopina. Gli ultras non fanno sconti al presidente nemmeno quando scende in campo per omaggiare capitan Antenucci. A quel punto però Joe decide di non ignorare la curva Ovest, alla quale manda ironicamente baci che vengono accolti come una provocazione. Poi Tacopina si presenta davanti ai microfoni e parla a tutto campo: "Sono soddisfatto e frustrato al tempo stesso – afferma il presidente –. Era importante vincere: avevamo un solo risultato a disposizione e quando giochiamo così è difficile batterci. La frustrazione deriva invece dal fatto che avrei voluto vedere la squadra giocare in questo modo per tutta la stagione. I playout? Col Milan Futuro abbiamo perso due volte, ma adesso siamo un’altra squadra. È stata una stagione difficile per tutti, anche per me e Follano. Abbiamo immesso tanti sordi e sofferto molto: avevamo allestito una squadra per competere ad alti livelli ma ci troviamo in questa situazione. Nei miei 15 anni nel calcio italiano questa è la stagione più difficile. Ma i tempi duri se ne vanno e le persone dure restano: andiamo avanti con fiducia, giocando così ci salveremo. Il futuro? Molti dicono che dovrei vendere il club, però è difficile trovare qualcuno disposto a investire 12 milioni all’anno: se così fosse sarei disposto ad ascoltarlo. Ma al momento così non è, quindi andiamo avanti: a prescindere dalla categoria non abbandonerò il progetto". Il presidente Tacopina non risparmia una stoccata agli ultras: "Ho avvertito tanto affetto da chi era in tribuna – assicura –. Chi vuole bene alla Spal non sono quelli che sono venuti ad attaccarci al centro sportivo o hanno affrontato due calciatori in piazza oppure intonato cori fuori luogo nel minuto di silenzio. Se vogliono comprare la Spal possono farlo attraverso una colletta raccogliendo 10-12 milioni, poi possono gestirla a loro piacimento. Amo il 99,9% dei ferraresi, non mi importa di quello che dice questa minoranza. Certi atti di violenza hanno pure fatto allontanare alcuni potenziali investitori: i veri tifosi sono quelli che ci sono sempre stati e supportano sempre la squadra. Nonostante tutto, per me è stata una bella giornata. La rivoluzione? Non abbiamo cambiato perché sono lunatico, ma perché sono alla ricerca del successo. Mi piace la stabilità, però non vedevo altre soluzioni. Quest’anno i risultati non stanno arrivando, ma continuo ad avere fiducia nelle persone che ho scelto e non è il momento di distribuire colpe".
Stefano Manfredini
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