La Spal si salva: il popolo biancazzurro trascina la squadra alla vittoria
La Spal evita la retrocessione grazie al supporto dei tifosi e alla determinazione mostrata allo stadio Mazza.

La Spal evita la retrocessione grazie al supporto dei tifosi e alla determinazione mostrata allo stadio Mazza.
La rimonta-salvezza della Spal è iniziata molto prima del gol del vantaggio firmato da Molina. Per la precisione nelle prime ore di prevendita dei biglietti quando si sono formate lunghe code fuori dallo Spal Point del centro commerciale Le Mura, e poi quando si viaggiava a colpi di 2.500 tagliandi staccati al giorno. Non si trattava certo di entusiasmo per la squadra di Baldini, che nel corso del campionato aveva riservato soltanto delusioni ai tifosi biancazzurri. Ma di attaccamento viscerale alla maglia e senso di appartenenza, caratteristiche che la gente della nostra città ha dimostrato di possedere all’ennesima potenza. La Spal non poteva finire nei dilettanti, e Ferrara non ha permesso che accadesse. Non allo stadio Mazza, dove la bellezza di 10.527 spettatori hanno trascinato Antenucci e compagni alla salvezza. Un successo del popolo biancazzurro che non si è arreso, nonostante il rapporto con la proprietà ormai compromesso e le prospettive per il futuro non particolarmente incoraggianti. Il saluto sotto la curva Ovest di un vecchio amico come Schiattarella ha riportato alla mente i ricordi di una grande Spal, entrata nel cuore del tifosi come non sarà mai in grado di fare quella di oggi. La spinta del Mazza incessante e commovente ha minato la serenità dei baby rossoneri e caricato come molle i vari Nador, Awua e Molina, letteralmente scatenati. Così, gli ultras si sono goduti una serata da urlo ma non hanno dimenticato il rendimento disastroso che ha contraddistinto l’intera stagione. A fine partita infatti la squadra non ha ricevuto l’abbraccio tanto atteso della curva, che ha esaltato soltanto Antenucci e chiesto a gran voce di fare piazza pulita.
s.m.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su