Massimo Pedriali: "Salvezza e crescita dei giovani, un bilancio positivo per la Spal Primavera"
Il tecnico Pedriali riflette sulla stagione della Spal Primavera, tra salvezza e giovani talenti pronti per la prima squadra.

Massimo Pedriali. la prossima stagione si immagina ancora nella Spal Primavera
L’undicesimo posto in classifica, con salvezza raggiunta in extremis nel campionato Primavera 2, non fotografa fedelmente il percorso effettuato da Massimo Pedriali e dalla sua squadra nel corso della stagione. Il tecnico ferrarese – alla prima esperienza da capo allenatore in Primavera dopo i due scudetti conquistati al timone dell’Under 18 e un bel campionato con l’Under 17 – ha risposto presente anche nella categoria che rappresenta l’anticamera del calcio dei grandi. E aver fornito per tutta la stagione giocatori alla prima squadra è la soddisfazione più grande in assoluto per lui, che la prossima stagione si immagina nuovamente sulla panchina della Spal Primavera. "Il bilancio è molto positivo – assicura il tecnico –. Eravamo partiti con l’obiettivo di mantenere la categoria, dovendoci confrontare con club di serie A come Parma, Como e Venezia e diversi di B. Il grave infortunio rimediato subito da Pisasale ha complicato la situazione, inoltre i vari Camelio, Kane e Angeletti erano aggregati alla prima squadra".
Al giro di boa eravate in zona playoff, poi cos’è accaduto? "Eravamo quarti, al di là di ogni aspettativa. Giocavamo bene: abbiamo pareggiato a Parma e ce la siamo giocata alla grande col Como, poi a gennaio d’accordo con la società abbiamo deciso di cedere alcuni giocatori come Angeletti, Marrale, Nistor e Antonciuc per farli crescere in serie D, e Zenti è passato in pianta stabile in prima squadra. Il ritorno è stato avaro di vittorie, ma le prestazioni ci sono state".
Quali sono i ragazzi più promettenti tra quelli in organico? "Ce ne sono parecchi, ma tre in particolare sono finiti sui taccuini di tutte le società di serie A. Mi riferisco al 2009 Camara e ai 2008 Roda e Sermenghi: ne sentiremo parlare. Inoltre, diversi ragazzi come Cecchinato, Contè, Tarolli, Kane e Camelio hanno debuttato in prima squadra. Anzi a un certo punto tra novembre e dicembre otto giocatori erano sempre con la squadra di Dossena, una gran bella soddisfazione".
Tanti tifosi la vedrebbero bene sulla panchina della prima squadra, lo sa? "Non nego che mi facciano piacere gli attestati di stima, ma resto concentrato sul settore giovanile. Credetemi, ho assistito alle sedute di allenamento di Dossena e Baldini: sono dei signori allenatori, da questo punto di vista la Spal è coperta".
Resterà alla guida della Spal Primavera? "Da ferrarese e spallino, lo spero con tutto il cuore: mi piacerebbe proseguire il lavoro effettuato in questi anni con l’obiettivo di mettere sempre più giocatori a disposizione della prima squadra".
Con quale stato d’animo ha vissuto la gara di ritorno dei playout col Milan Futuro? "È innegabile che nei giorni precedenti a quella partita ci fosse preoccupazione tra chi lavora nel vivaio, perché come sanno tutti in caso di retrocessione sarebbero cambiate tante cose. Personalmente però ero ottimista: ero sicuro che il pubblico di Ferrara avrebbe fatto la differenza, e poi la squadra di Baldini possiede dei valori che in quel match si sono visti. E adesso dobbiamo fare in modo che lo scampato pericolo ci dia lo slancio per ripartire alla grande a tutti i livelli".
Stefano Manfredini
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