Milan Futuro e Spal: sfida decisiva per la salvezza nei playout
Milan Futuro e Spal si affrontano nei playout per evitare la retrocessione in serie D e mantenere la categoria professionistica.

Da sinistra, Spini e Molina
L’attesa è finita. Stasera a Solbiate Arno e sabato prossimo a Ferrara: in 180 minuti Milan Futuro e Spal si affrontano per salvare la categoria e quindi continuare a giocare tra i professionisti. Per i rossoneri retrocedere in serie D sarebbe il fallimento di un progetto nato appena un anno fa, per i biancazzurri invece uno psico-dramma che coinvolgerebbe una città intera al quale è meglio nemmeno pensare. La squadra di Baldini arriva ai playout col piccolo ma significativo vantaggio di poter centrare l’obiettivo anche con due pareggi. Oltre a disputare in casa la gara di ritorno, ma la storia recente insegna che il fattore campo tende a non fare la differenza. Meglio comunque non pensarci, puntando a raccogliere il massimo nella partita di andata. E poi fare altrettanto tra una settimana, senza fare calcoli di cui ci si potrebbe pentire amaramente.
Mister Baldini se la giocherà con l’assetto che nell’ultima fase di campionato gli ha fornito le maggiori garanzie, quindi un 3-4-3 con Arena, Bruscagin e Fiordaliso in difesa e Paghera e Nador (favoriti su Awua) in linea mediana. Sulla fascia sinistra Mignanelli ha recuperato, ma Ntenda è comunque da considerarsi favorito. Nessun dubbio sul tridente: partiranno Spini, Molina e Parigini, coi vari Antenucci, Karlsson e Rao pronti a subentrare. In campionato i rossoneri – sia all’andata che al ritorno guidati da mister Bonera – hanno messo ko la Spal sia allo stadio Chinetti che al Mazza, ma quello che è accaduto in precedenza non conta più nulla. Ora sulle due panchine siedono allenatori diversi da allora, e soprattutto i playout sono spareggi che fanno storia a sé. Tutto si azzera, e ci si gioca la sopravvivenza attraverso dinamiche differenti. L’esperienza sorride ai biancazzurri, che finalmente possono anche contare sulla rosa al gran completo. A differenza di mister Oddo, che deve rinunciare a pedine preziose ma è comunque convinto di poter centrare l’obiettivo. Facendo leva sulla freschezza e la tecnica dei propri giocatori, un gruppo molto giovane nel quale a gennaio il club rossonero ha inserito qualche elemento di maggiore personalità. Tante volte la Spal ha sbagliato l’approccio, o comunque non è riuscita a restare sul pezzo per 90 minuti. Ai playout non dovrà accadere, perché in palio c’è un traguardo fondamentale per la sopravvivenza della Spal nel calcio che conta. Oggi a Solbiate Arno e tra sette giorni a Ferrara: in ballo c’è molto più della salvezza.
Stefano Manfredini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su