Spal da battaglia, per vincere le gare ’sporche’
Al ’Moccagatta’ era una delle classiche partite da serie C, da portare a casa con agonismo e caparbietà aspettando tempi migliori .

La battuta d’arresto rimediata dopo la sosta al Mazza contro il Perugia imponeva alla Spal di tornare immediatamente alla vittoria sul campo della Juventus Next Gen. Certo, la prestazione non è stata brillante, anzi per lunghi tratti il gioco dei biancazzurri ha lasciato molto a desiderare, ma alla fine quello che contava davvero erano i tre punti e in un modo o nell’altro la squadra di Di Carlo ha centrato l’obiettivo. Negli ultimi sette anni ci siamo abituati a campionati diversi, con tanti giocatori di qualità, tifoserie importanti e stadi prestigiosi. Viene naturale quindi storcere il naso di fronte alle difficoltà della Spal contro avversarie non particolarmente blasonate, ma non dobbiamo dimenticarci che la serie C è questa. E per provare ad uscirne bisogna riuscire a vincere partite brutte, sporche e cattive come quella del Moccagatta. Per questo vale la pena rivalutare il successo maturato contro la Juventus Next Gen, o quantomeno non sminuirlo eccessivamente come molti stanno facendo da martedì sera a oggi.
È evidente che in questo momento la Spal è una squadra che ha ancora trovato lo smalto necessario per cominciare a correre forte, però basta dare un’occhiata alla classifica per rendersi conto che anche le altre big o presunte tali, dal Perugia al Cesena passando per la Virtus Entella, hanno steccato almeno una partita. Se il gioco prodotto dai biancazzurri è ancora lontano da quello auspicato dai supporters spallini, contro la Juve vanno sottolineati alcuni positivi sotto il profilo dell’atteggiamento. Pur senza riuscire a creare palle gol per gran parte della gara, la squadra è sempre rimasta sul pezzo, venendo premiata all’ultimo respiro attraverso la conclusione vincente di Bertini. Quest’ultimo si candida ad una maglia da titolare sabato contro la Lucchese, anche perché Carraro – finora sempre titolare in cabina di regia – ha accusato un forte trauma contusivo al torace. Tra le cose che ad Alessandria non hanno funzionato invece vanno annotate le polveri bagnate degli attaccanti: Siligardi forse ha accusato la stanchezza, mentre Rabbi e Orfei – nonostante tanta buona volontà – non sono riusciti a sfruttare la chance concessa da Di Carlo.
Con la Lucchese prevedibilmente si rivedrà Antenucci dal primo minuto, e magari per la prima volta una maglia da titolare finirà sulle spalle di Dalmonte. A prescindere dagli interpreti, non dovrà mancare il sostegno del Mazza: col Grifo non è bastato, ma la Spal non può puntare al vertice senza il sostegno della sua gente.
Stefano Manfredini
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