Spal, dacci un segnale di vita. Batti il fanalino per sperare ancora
In casa non vince da oltre quattro mesi e non sono ammessi altri risultati, oggi al Mazza col Legnago

L’attaccante biancazzurro Molina
Definirla ultima chiamata forse è esagerato, considerando che alla fine della regular season – compresa quella di oggi – mancano ancora cinque giornate, ma è lampante che la partita contro il Legnago Salus toglierà molti dubbi sulle prospettive della Spal. La squadra di Baldini – reduce da una sconfitta tanto rocambolesca quanto dolorosa sul campo del Pineto e da una settimana trascorsa in ritiro punitivo – è chiamata a battere il fanalino del campionato e lanciare segnali di vita. In caso contrario, gli ultimi quattro turni saranno un calvario e l’incubo della retrocessione diretta in serie D destinato a fare compagnia ai biancazzurri fino alla fine del torneo. Già in questo momento la situazione è molto complicata, ma bisogna sforzarsi di essere ottimisti e pensare che un successo contro il modesto ma combattivo Legnago Salus (ultimo della classe praticamente dall’inizio della stagione) potrebbe fornire ad Antenucci e compagni la fiducia e lo slancio necessari per salvare la categoria. Rispetto alle ultime uscite, mister Baldini è orientato a cambiare qualcosa a livello tattico. Si va verso il ritorno della difesa a quattro – un po’ per scelta, un po’ per mancanza di alternative –, e più precisamente verso un 4-2-3-1 già sperimentato a Pineto nel corso della gara.
I dubbi comunque non mancano, per esempio Nador potrebbe agire in linea mediana in coppia con Radrezza, ma è anche in corsa per un posto al centro della difesa assieme a uno tra Bruscagin e Bassoli. Sulla trequarti gli esterni potrebbero essere D’Orazio e Parigini, con Antenucci alle spalle di Karlsson. Il capitano giocherà sicuramente dal primo minuto: se toccasse a lui il compito di guidare l’attacco, Parigini sarebbe la seconda punta e Rao l’ala sinistra (e l’islandese finirebbe in panchina). A prescindere dagli interpreti però è l’atteggiamento che farà la differenza: mister Baldini ne è consapevole, e manderà in campo i giocatori che durante la settimana di ritiro a Villafranca di Verona gli hanno dato le maggiori garanzie, non tanto dal punto di vista tecnico ma mentale. A proposito, si gioca al Mazza, dove la Spal non fa bottino pieno da più di quattro mesi ed è reduce da cinque sconfitte di fila. Un ruolino di marcia imbarazzante e umiliante per il popolo biancazzurro, che nonostante tutto oggi sarà sugli spalti dello stadio di corso Piave per trascinare la Spal a una vittoria che sarebbe ossigeno puro.
Stefano Manfredini
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