Spal, pari con rimpianto. Cancellato il gol vincente

D’Orazio nella ripresa rimedia al vantaggio abruzzese di Bentivegna. E sempre a lui viene tolta con una decisione dubbia la rete della doppietta.

di STEFANO MANFREDINI
2 marzo 2025
D’Orazio nella ripresa rimedia al vantaggio abruzzese di Bentivegna. E sempre a lui viene tolta con una decisione dubbia la rete della doppietta.

D’Orazio nella ripresa rimedia al vantaggio abruzzese di Bentivegna. E sempre a lui viene tolta con una decisione dubbia la rete della doppietta.

La Spal torna da Pescara con un pareggio carico di rimpianti, che interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive ma non serve a dare una svolta a una classifica sempre drammatica. Se non altro, allo stadio Adriatico i biancazzurri lanciano incoraggianti segnali di vita in vista di un finale di stagione sconsigliato ai deboli di cuore. Mister Baldini conferma l’assetto proposto col Campobasso, schierando un 3-4-3 con l’inedita linea difensiva composta da Fiordaliso, Nador e Bruscagin. A centrocampo è Zammarini a fare coppia con Radrezza, mentre il tridente è quello dell’ultimo turno con Antenucci al centro, assistito sulle fasce da Spini e Parigini. La Spal lascia l’iniziativa ai padroni di casa, con l’obiettivo di chiudere ogni spazio e colpire attraverso le ripartenze. Nasce una gara bloccata, con emozioni ridotte ai minimi termini.

La prima chance è per il Delfino, con un sinistro a giro di Dagasso su calcio di punizione che sfiora l’incrocio dei pali. La risposta della Spal non si fa attendere, con Zammarini che si divora il gol del vantaggio: il cross dalla destra di Parigini trova impreparato Plizzari, che respinge sui piedi del centrocampista biancazzurro, che calcia a colpo sicuro addosso al portiere del Pescara. Alla prima vera azione pericolosa il Delfino sblocca il risultato. Palla filtrante di Valzania per Dagasso, sul quale Fiordaliso interviene in maniera molto dubbia. La palla carambola sui piedi di Bentivegna, che in diagonale fulmina Galeotti.

Negli spogliatoi mister Baldini dà la sveglia alla squadra, che torna in campo con D’Orazio e Rao al posto di Bruscagin e Spini, ma soprattutto con un atteggiamento diverso. E dopo una manciata di minuti dall’inizio della ripresa la Spal pareggia con una punizione fantastica di D’Orazio, il cui destro a giro risulta imprendibile per Plizzari. I biancazzurri continuano a spingere, e poco dopo D’Orazio va a un passo dal gol del sorpasso con un’altra punizione magistrale dalla stessa mattonella, trovando stavolta una grande risposta di Plizzari.

D’Orazio è ‘on fire’, e sugli sviluppi del corner successivo va in rete con un fantastico tiro al volo. Peccato che l’arbitro Poli ravvisi un fallo di Calapai molto dubbio, annullando il gol tra le proteste spalline. La Spal non molla: Zammarini si mette in proprio e confeziona una palla gol enorme per Rao, che si fa ipnotizzare da Plizzari e sciupa la palla della vittoria a 10 minuti dalla fine.

Nel finale cresce il Pescara, ma la Spal regge l’urto dei padroni di casa racimolando un punticino che riduce ulteriormente le speranze di rimonta-salvezza senza passare per i playout, ormai vive soprattutto per una questione matematica.

Stefano Manfredini

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