Spal, ricorso rifiutato: confermato il meno tre. Niente sconti sulla penalizzazione inflitta

La Corte federale d’Appello ha confermato la penalizzazione di tre punti alla Spal. Niente sconti quindi al club biancazzurro, che comincerà il campionato di serie C con una zavorra non indifferente. Poco più di due mesi fa – per la precisione il 17 maggio – in seguito a una segnalazione della Covisoc il Procuratore federale aveva deferito al Tribunale federale nazionale – sezione disciplinare Alessandria, Brindisi e Spal, e contestualmente i propri rappresentanti (per la società di via Copparo il presidente Joe Tacopina). Come è noto, la Spal è stata deferita "per non aver provveduto, entro il termine del 18 marzo, al versamento delle ritenute Irpef, relative alle mensilità di gennaio e febbraio".

E a metà giugno il Tribunale federale nazionale ha provveduto a infliggere al club biancazzurro tre punti di penalizzazione.

La Spal – perfettamente al corrente di quello che era accaduto – aveva spiegato che "tale ritardo è stato causato da un problema di natura bancaria legato al trasferimento dei fondi necessari ad ottemperare alle scadenze stesse. A testimonianza dell’assoluta buona fede del club, nel momento in cui è stato realizzato l’inconveniente, la società si è tempestivamente attivata presso gli organi federali versando quanto dovuto per sanare la situazione".

Un tentativo di ridimensionare la vicenda, confidando in uno sconto di almeno un punto che invece non è arrivato. La Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha infatti respinto il ricorso della Spal contro la penalizzazione di tre punti in classifica da scontare nel primo campionato utile, quindi quello di serie C 2024-25.

Confermata anche l’inibizione di tre mesi per il presidente Joe Tacopina, che nei prossimi giorni raggiungerà la squadra di Dossena in ritiro a Mezzana.

Lo sconto di un punto non avrebbe cancellato la macchia della penalizzazione né cambiato in maniera significativa la classifica, ma la certezza di scattare dai blocchi tre passi dietro rispetto alla concorrenza è un brutto colpo per Antenucci e compagni, che dovranno fare gli straordinari per colmare il gap nelle prime giornate, tra l’altro con un calendario non in discesa già dai primissimi turni in programma.

Stefano Manfredini