Spal, spirale negativa da fermare. Da Pescara comincia il rush finale

Proprio un anno fa i biancazzurri espugnarono lo stadio Adriatico, gettando le basi per la rimonta-salvezza

di STEFANO MANFREDINI
1 marzo 2025
Haoudi e Antenucci, e in alto Bassoli

Haoudi e Antenucci, e in alto Bassoli

Dopo cinque sconfitte consecutive, l’imperativo per la Spal è fermare l’emorragia e invertire la rotta. La missione non è tra le più semplici, considerando che il Pescara è tra le squadre più attrezzate del campionato e in lotta per ottenere il miglior piazzamento possibile in vista dei playoff. Nel girone di andata il Delfino aveva lasciato la netta sensazione di poter lottare per la promozione diretta, ma la squadra di Silvio Baldini non ha retto il ritmo infernale imposto dalla Virtus Entella, che ormai può essere insidiata soltanto da Ternana e Torres.

Il dato più curioso che riguarda il Pescara è sicuramente la difficoltà a fare bottino pieno allo stadio Adriatico, dove non vince da quasi quattro mesi. In casa il Delfino ha conquistato l’intera posta appena cinque volte, mentre in trasferta sono stati nove i colpacci sferrati dagli abruzzesi che evidentemente faticano contro le squadre che arrivano a Pescara per difendersi e ripartire. Peccato che la Spal – peggior difesa del campionato assieme al fanalino Legnago Salus – non sia in grado di fare le barricate dalle parti di Galeotti.

Le parole chiave di Francesco Baldini in vista della gara di Pescara e in generale del rush finale sono concentrazione e determinazione, evitando le disattenzioni e i passaggi a vuoto che sono costati carissimi nel corso del torneo. Dalle parole però bisogna passare ai fatti, perché a 10 giornate dalla fine della regular season per salvarsi senza passare per i playout ad Antenucci e compagni servirebbe una vera e propria impresa.

Un anno fa i biancazzurri espugnarono lo stadio Adriatico gettando le basi per la rimonta-salvezza: chissà che Pescara non porti fortuna anche a mister Baldini, che mantiene il massimo riserbo sull’assetto tattico da utilizzare. La sensazione è che possa confermare lo schema di sabato scorso, quindi un 3-4-3 con Antenucci al centro dell’attacco, supportato a destra da Spini e a sinistra da Parigini. A centrocampo Radrezza potrebbe essere affiancato da Haoudi, mentre sulla destra si contendono una maglia Fiordaliso e Calapai. In difesa la novità potrebbe essere il ritorno da titolare di Bruscagin, assieme ad Arena e Bassoli.

La gara di Pescara dirà se la Spal è ancora viva oppure se occorrerà cominciare a prepararsi con largo anticipo ai playout: l’ostacolo è alto, ma se si vuole restare tra i professionisti non si può perdere altro tempo.

Stefano Manfredini

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