Italia, Spalletti esonerato. I nomi in pole per sostituirlo
L’annuncio del ct: “Ma io non avrei mollato”. A un certo punto si commuove e lascia in anticipo la conferenza stampa. Guiderà ancora lui la squadra nel match contro la Moldavia. Per il futuro della panchina della Nazionale si fanno diversi nomi, a cominciare da Ranieri e Pioli

Il tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, durante una conferenza stampa a Coverciano (Ansa)
Roma, 8 giugno 2025 – "Ieri sera siamo stati insieme un bel po' con il presidente Gravina e mi ha comunicato che sarò sollevato all'incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è". Lo ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa, alla vigilia della partita con la Moldova. "Domani vado in panchina, poi risolveremo il contratto", ha spiegato. E ha assicurato: “Non voglio chiudere come l’altra sera”. Per il futuro della panchina della Nazionale si fanno diversi nomi, a cominciare da Ranieri e Pioli.
I risultati sono questi e devo assumermi le responsabilità
"Io soprattutto quando le cose non vanno bene preferisco restare al mio posto, continuare a fare il mio lavoro. Però poi esonero è e devo prenderne atto. Con Gravina ho un buonissimo rapporto e ne devo prendere atto - ha detto Spalletti -. Qualche risultato negativo è venuto fuori ed è giusto cercare il meglio tutti insieme. Visto che i risultati sono questi devo assumermi le responsabilità che ho, ho ricevuto dalla federazione tutto il sostegno possibile. Anche se io avrei continuato devo accettarlo. Vincere e convincere domani sera sarà sicuramente importante per aprire il ciclo a chi verrà dopo di me. Io amo questa maglia, i calciatori che ho allenato, e domani sera chiederò loro di dimostrare tutto ciò che hanno. Non sono riuscito a farli essere il meglio di quelli che sono, ho visto tanti calciatori sottotono".
Sono convinto che questa Nazionale può andare al Mondiale
"Io ero convinto di poter arrivare al Mondiale... E ne resto convinto, questa Nazionale può arrivarci. Non mi crolla il mondo addosso quando si perdono certe partite, ci sono dei paletti". Poi precisa: "I giocatori sono sottolivello e di molto perché questi sono giocatori forti. A queste partite siamo arrivati con il fiato lungo, ma rimuginare sul passato è altro tempo perso, si guarda avanti sempre. Sul passato non ci si può mettere mano". E ancora: "Ho creato dei problemi al movimento coi miei risultati, io ero convinto di poter fare diversamente ma non ci sono riuscito. Sono deluso di me stesso".
La commozione e l’uscita
Successivamente il ct azzurro ha interrotto la propria conferenza stampa commuovendosi dopo aver elencato per nome le persone che fanno parte del suo staff tecnico ed i dirigenti federali legati al mondo della Nazionale azzurra. Spalletti, che stava rispondendo ad una domanda in cui gli era stato chiesto se si fosse sentito tradito da qualcuno nel corso della sua esperienza da c.t. della Nazionale, ad un certo punto si è fermato e visibilmente emozionato si è alzato dall'aula magna di Coverciano abbandonandola.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su