Aquile, ottimizzare le risorse a disposizione Centrocampo folto per proteggere la difesa
Schieramento ’a tre’ dietro per ora è scelta obbligata. L’ipotesi di Ekdal centromediano allo stesso modo in cui Motta si inventò Kiwior .
Pur nella totale incertezza sul futuro, parlare di campo si deve. Venerdì 15 lo Spezia è atteso da una trasferta proibitiva a Venezia, ma dovrà cercare comunque di modificare una china molto preoccupante. La difesa a 4 non potrà essere più riproposta per mancanza di terzini: ne rimangono solo tre, di cui Moutinho non all’altezza della categoria e Reca con una fragilità fisica evidente: tre incidenti muscolari nello scorso campionato, già uno in questo appena iniziato, un fattore che non ne ha favorito la cessione. Difesa a tre scelta obbligata, a meno di voler fare improvvisazioni che sarebbero pagate care. Nonostante una relativa abbondanza, ci sono solo tre giocatori all’altezza di una maglia da titolare: Amian, Hristov e Nikolaou. Nessuno di loro ha buone capacità di impostazione, la velocità non è elevata, però possono essere un buon reparto per la categoria a patto di limitare le situazioni di uno contro uno con un centrocampo bene assestato.
Gli altri quattro centrali, vuoi per limiti anche solo dinamici (Muhl e Gelashvili, probabile titolare a Venezia in attesa del pieno recupero del bulgaro), vuoi per inesperienza (Bertola e Serpe) possono essere solo rincalzi. Siccome squalifiche e infortuni avranno il loro peso, basterà poco perché (speriamo non spesso) il livello difensivo scenda ai minimi: a maggior ragione, occorre un centrocampo folto e battagliero che protegga le retrovie. Le candidature di qualità non sono molte: a prescindere dal modulo, per maturità tattica e doti indiscutibili è Bandinelli che deve assumere la leadership della squadra, giocando in posizione centrale, come perno di tutto.
Dietro di lui metteremmo Ekdal, centromediano allo stesso modo in cui Thiago Motta si inventò Kiwior. La mobilità ridotta, per gli anni che passano e per gli acciacchi, verrebbe compensata dalla sua grande esperienza, tant’è che in prospettiva lo vedremmo come un libero vero e proprio dietro alla difesa. Per adesso, che colpisca tutto ciò che passa, se è il pallone meglio, come diceva il buon Nereo Rocco.
Ai lati di Bandinelli i titolari che schiereremmo al Penzo sarebbero Cassata e Zurkowski, a patto che stia davvero bene, con Salvatore Esposito e Kouda pronti a subentrare, con l’ex Picerno da valorizzare in più ruoli, perché è uno dei pochissimi che ha un margine di crescita interessante. Per Reca (sua riserva Elia o in seconda ipotesi anche Kouda) ci inventeremmo una sorta di braccetto sinistro tra difesa e centrocampo, pronto a fare il quarto dietro (4-1-3-2) o il quinto in mezzo (3-1-4-2).
Due davanti non significa giocare con due punte: Antonucci a nostro avviso non è né punta pura, né seconda punta, né ala, ma dovrebbe essere un folletto libero di inventare calcio nella posizione che preferisce, con il compito di andare a scovare il lato debole avversario. Centravanti Moro, sperando che la febbre non lo colga più come a Catanzaro, con Pio Esposito da far crescere gradualmente. Il resto può solo allenare i titolari.
Mirco Giorgi
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