La rete scaccia crisi di Hristov dà la scossa

Benauguranti analogie con l’impresa di Gudjohnsen nel 2019 dalla quale si innestò il percorso virtuoso che portò alla promozione in A

di FABIO BERNARDINI -
12 dicembre 2023
La rete scaccia crisi di Hristov dà la scossa

La rete scaccia crisi di Hristov dà la scossa

"Hristov come Gudjohnsen, Ascoli come Pescara per la svolta". Nell’ambiente aquilotto il colpo di testa vincente del bulgaro ha risvegliato benauguranti analogie con la famosa rete scaccia-crisi realizzata dall’islandese all’Adriatico il 19 ottobre 2019 (1-2), dalla quale si innestò il percorso virtuoso che portò alla promozione in Serie A delle Aquile. Ora come allora lo Spezia, in piena zona retrocessione, pare aver trovato nuova linfa vitale nel momento più critico, anche se a dire il vero quattro anni fa ciò avvenne all’ottava giornata e non certo alla sedicesima come nell’attualità. Di sicuro, esattamente come nel 2019, la vittoria sofferta ma meritata dei bianchi in terra ascolana, è il risultato di un ritrovato spirito di gruppo che si è manifestato in tutta la sua evidenza nell’abbraccio collettivo di tutti i protagonisti, tecnici e giocatori della panchina compresi, riservato a Hristov dopo lo splendido gol del 2 a 1. L’urlo coinvolgente di Petko modello Tardelli, il suo pianto liberatorio per un gol dal significato molteplice (nel 2019 fu Matteo Ricci a commuoversi), l’esplosione di gioia al triplice fischio che ha coinvolto anche mister D’Angelo sono flash back che danno l’idea del gran lavoro svolto dal neo tecnico aquilotto per ricompattare un gruppo oltremodo depresso e sfiduciato.

Molta carota ma anche un po’ di bastone da parte del mister abruzzese che ha mostrato vicinanza ai suoi giocatori, ma ha anche preteso un cambio di passo a livello agonistico e mentale, con un diktat: "Serve usare la spada non il fioretto, chi vuol far parte di questa squadra deve superare le difficoltà, se qualcuno soffre le pressioni lo accompagneremo alla porta". C’è poi l’aspetto tecnico-tattico da non trascurare perché già contro la Sampdoria e il Parma si era visto uno Spezia meno sfrontato rispetto al passato, più calcolatore, guardingo, non certo propenso a cedere il fianco alle ripartenze micidiali degli avversari, al tempo stesso non rinunciatario. Una squadra non esemplare sul piano del gioco, ma più equilibrata, a tratti efficace, speculativa, pronta a giocare anche sulle debolezze degli avversari. Il gol di Hristov, provato in allenamento, ne è la prova. Il tutto al netto di limiti evidenti in entrambe le fasi che il complesso aquilotto continua ad evidenziare che, si spera, il mercato porrà rimedio.

In questi giorni il presidente Platek affronterà nel dettaglio il budget da mettere a disposizione dell’area tecnica per nuovi innesti, strettamente vincolato a eventuali cessioni (Amian e Dragowski i candidati a partire, ma anche Moutinho e Ekdal) e alla riduzione del monte ingaggi. La ricerca di un attaccante è prioritaria: George Puscas del Genoa è in cima alla lista, ma anche il 21enne Gabriele Artistico, della Virtus Francavilla, autore di sei gol in sedici partite in Serie C, potrebbe essere un’opzione. Restano in ballo, in difesa, le soluzioni dell’ex Vignali e di Pierozzi della Viola.

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