Ora è diventato complicato anche fare gol

L'articolo di Marco Magi esamina i motivi per cui la squadra dello Spezia non sta andando per il verso giusto. L'autore sottolinea l'importanza di sostenere la squadra, incoraggiandola senza aggressioni verbali, perché sono giovani professionisti che hanno voglia di giocare.

4 settembre 2023

Non è davvero il campionato che si pensava di fare. Va detto chiaro alla quarta giornata (anche se lo Spezia ne ha giocate soltanto tre). È giusto che si ragioni immediatamente sui motivi del perché le cose non stiano andando per il verso giusto. Del perché si finisca la partita con il 65 per cento di possesso palla (e pure di più in altre occasioni), ma non si tiri praticamente mai in porta. L’unica conclusione nello specchio di Semper è stata al 35’ del primo tempo, con un esterno sinistro lemme lemme di Nikolaou, poi dei gran tiri lontanissimi dallo specchio, ma soprattutto poca pericolosità vera. Quando si ha un centrocampo da Serie A (almeno nel curriculum), si potrebbe tentare qualche soluzione diversa dal solito. Invece no, gli aquilotti sembrano inchiodati a terra. Sulle fasce non si riesce ad affondare, meno che mai per vie centrali, mentre bisogna attendere l’ingresso di Kouda per vedere spuntare della vivacità. Se poi quando Esposito (il minore) e Antonucci scattano, nessuno li considera, è chiaro che segnare diventi ancora più complicato. Il clima che si sta creando intorno al gruppo di ragazzi non è però quello giusto. Ora questa squadra ha bisogno di supporto, di aiuto, di qualcuno che li incoraggi, senza ‘aggressioni’ neppure verbali da parte di nessuno. Sono comunque dei calciatori giovani, la maggior parte di loro, così come, e lo sappiamo tutti, sono anche dei professionisti. A nessuno di loro manca la voglia di giocare. Magari qualcuno avrebbe il desiderio di spiccare il volo verso altri lidi, magari più ‘assolati’, però l’area tecnica ne è a conoscenza e sa già come comportarsi.

Marco Magi

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