Poca la scelta nel reparto arretrato per gli infortuni e le squalifiche. Alvini potrebbe tornare con la difesa a quattro. Amian comunque candidato al ruolo di centrale

Al fianco del francese ipotesi Cassata o Gelashvili. Tra i difensori disponibili. c’è anche il giovane Serpe.

26 ottobre 2023

Il posticipo di Palermo ha ridotto di molto la settimana tipo per preparare la sfida col Cosenza di dopodomani, finalmente al Picco, un match di grande delicatezza. La vittoria del Lecco nel recupero di Pisa ha accorciato la classifica anche in fondo, pertanto diventa imperativo vincere per un motivo ulteriore a quelli ormai conclamati dall’inizio. Il punto con i rosanero è stato pagato caro, con le squalifiche di Bertola e Nikolaou (un’ingenuità assurda, la sua, francamente evitabile) che si aggiungono a quella di Ekdal e con Muhl indisponibile. Con i centrali falcidiati, a questo punto Alvini si trova davanti a un bivio: proseguire con la difesa a tre o ritornare, almeno sabato, a quattro? In entrambi i casi Amian dovrà essere il perno del reparto arretrato, cosa che non gli è nuova, in quanto in Francia ha giocato a lungo come centrale. Il problema è come affiancarlo. L’unica difesa a tre che ci viene in mente con una certa credibilità vede Serpe o Gelashvili a destra, Amian in mezzo e Cassata a sinistra. Un reparto del tutto inedito, in una zona del campo dove gli automatismi necessitano di tempo e sono di importanza fondamentale. Ragion per cui la nostra preferenza va decisamente sullo schieramento a quattro, più facile da interpretare anche non avendo mai giocato assieme. Coppia centrale Amian e uno tra il lunigianese ex Genoa e il georgiano, Reca a sinistra ed Elia o Cassata a destra: Alvini pensa all’ex palermitano, provato anche ieri nel ruolo, la nostra preferenza sarebbe invece per il santerenzino dietro, con Elia ala classica in una sorta di 4-4-2 a rombo che vedrebbe Salvatore Esposito vertice basso, Zurkowski vertice alto, posizione che lunedì ha coperto molto bene finché ne ha avuto le forze, e uno tra Bandinelli e Kouda sulla sinistra, magari in staffetta, viste le non ottimali condizioni di entrambi. Ridaremmo a Pio Esposito una maglia da titolare e gliela lasceremmo almeno fino alla sosta di fine anno, con Antonucci al suo fianco. Le incognite principali sono due e non sono da poco. La prima: Gelashvili sin qui ha giocato (male) solo contro il Como, Serpe non è stato mai impiegato neanche un minuto. La seconda riguarda la panchina, con le alternative che si riducono drasticamente sia numericamente sia come qualità, già non eccelsa di suo. Certo sarebbe bizzarro se persino sabato, con una squadra in emergenza, Verde non trovasse spazio. Sarebbe la certificazione ulteriore di un rapporto irrecuperabile tra lui e il tecnico.

Mirco Giorgi

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