Tre play-out, tre storie simili Alla fine Aquile sempre salve

Il ko nel ’93 con la Massese sanato poi dal ripescaggio. Nel 1996 e 2007 i successi. con Pro Sesto e Verona. .

10 giugno 2023

Fu proprio lo Spezia ad inaugurare i play-out, novità introdotta in C1 e C2 con i play-off nel 199394. Con la presidenza Mastropasqua ormai consunta, la squadra guidata da Claudio Onofri finì terzultima. Avversaria fu la Massese, quartultima con quattro punti in più e quindi col vantaggio di salvarsi in caso di parità di risultati. Lo 0-0 del 5 giugno 1994 al Picco di fatto ipotecò la retrocessione, che puntualmente arrivò il 12 giugno allo stadio degli Uliveti, con il gol di Mitri al 6’ del primo supplementare a chiuderla. Gli sconquassi del calcio, però, resero indolore questa onta. Il Mantova fu retrocesso per illeciti finanziari, consentendo il ripescaggio dell’Alessandria. Ma anche la Triestina non fu ammessa al campionato seguente per problemi analoghi e così lo Spezia fu ripescato. Dopo un anno di tregua, con Sitta presidente, Fiorini direttore sportivo e Onofri sempre sulla tolda, la situazione precipitò nel 199596, con Blengino alla presidenza. Tre allenatori: Onofri, Gorin e Sergio Carpanesi, che riuscì a portare la squadra ai play-out da quartultima, avversaria la Pro Sesto. Stavolta la salvezza arrivò con due pareggi: 2-2 il 9 giugno 1996 (autogol di Ambrosoni pro Spezia al 14’, Albino al 36’ e Tedoldi al 68’ per i lombardi, pari di Ghirardello all’84’.

Al ritorno bastò fare 1-1 al Picco: Cecchini al 14’ indirizzò la partita per il verso giusto, poi Tommy Beltrame detto ’Cammello’ (futuro beniamino spezzino) pareggiò nella ripresa, ma il risultato non cambiò più. Carpanesi salutò la compagnia, intuendo fosche nubi all’orizzonte, e la stagione successiva fu un disastro. L’ultimo play-out lo ricordano tutti, è quello che in B oppose lo Spezia al Verona nella stagione 2006-07. Un appuntamento afferrato per i capelli, vincendo all’ultima in casa di una Juve in ferie. Quartultimo posto, con due punti in meno dei veronesi quintultimi. Gli scontri diretti in stagione regolare però erano stati favorevoli agli Aquilotti (1-0 al Picco e 1-1 al Bentegodi) e la combinazione si ripeté. Il 15 giugno 2007 i bianchi vinsero 2-1 al Picco una partita dalle forti emozioni. Il Verona va avanti con Sibilano al 22’, spreca con Cutolo un vero e proprio match-point.

Lo Spezia ne approfitta per operare il ribaltone con Saverino su rigore al 73’ e con il siluro di Do Prado dal limite all’87’ che provocò un boato sismico. Soda aveva due risultati su tre a disposizione per il ritorno. Il Verona assaltò l’area spezzina per tutta la partita, ma una strenua resistenza e alcuni interventi prodigiosi di Santoni inchiodarono il risultato sullo 0-0. Grandi feste per quella che purtroppo si rivelò una vittoria di Pirro, con il fallimento dell’anno seguente che fece precipitare la squadra nei dilettanti. Il Verona è retrocesso soltanto due volte in C nella sua storia, entrambe per mano dello Spezia. La precedente fu nel 1940-41, decisivo fu il 2-2 in Veneto alla terzultima giornata che salvò gli Aquilotti a discapito degli scaligeri. Considerazioni scaramantiche a seguire…

Mirco Giorgi

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