Stallo totale in casa Ancona: attesa per l'incontro decisivo al Comune
Situazione intricata per SSC Ancona: atteso incontro tra il sindaco Silvetti e i soci Marconi e Polci per definire il futuro.

Il sindaco, Daniele Silvetti
Stallo totale: questa la situazione attuale in casa Ancona. Le cose che bollono in pentola sono tante, tra colloqui conoscitivi, incontri con cordate e imprenditori: ma il bandolo della matassa rimane soltanto uno, ovvero l’eventuale incontro che avverrà in comune tra il sindaco Daniele Silvetti e i soci Stefano Marconi e Massimiliano Polci. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, dopo il ritorno di Marconi dalla trasferta di lavoro (previsto per domenica, ndr): successivamente, potrebbe essere organizzata dalla società una conferenza stampa nella quale verrà spiegato lo stato delle cose, ma mister Rays si incontrerà prima con i collaboratori Egidi e Recchi. Il nodo cruciale rimarrebbe quindi la riunione di Palazzo del Popolo, prima di allora, sarà superfluo fare qualsivoglia discorso sui possibili scenari futuri. Attenzione però, il condizionale è d’obbligo: va precisato che questa situazione non è in alcun modo riconducibile a quella dello scorso 4 giugno, nella quale il primo cittadino fu obbligato ad intervenire per garantire la ripartenza del calcio attraverso la costituzione di una nuova società. Oggi una società c’è e si chiama SSC Ancona e spetta ai due soci cercare nuove figure disposte a sposare il progetto attraverso investimenti e sponsorizzazioni, quindi non è affatto scontato che questo incontro possa tenersi. La permanenza di Marconi non significherebbe un passo di indietro di Polci & co, che resterebbero all’interno della società, ma senza più potere gestionale. La situazione, insomma, si presenta piuttosto ingarbugliata: la lungimiranza dell’idea orchestrata dal sindaco di riportare ad Ancona figure storiche e soprattutto capaci gli è stata riconosciuta da tutti, ed egli è sicuramente il primo che non avrebbe mai immaginato di dover potenzialmente ritornare da capo sulla questione in così poco tempo, ad obiettivo calcistico peraltro raggiunto brillantemente: la permanenza nella categoria ai fini di un pronto e ben programmato ritorno tra i professionisti Silvetti si trova anche lui spiazzato, in base alle notizie che (non) trapelano, la società adesso sta facendo quadrato sulla base del principio "meglio tardi che mai". Domenica scorsa davanti al teatro delle Muse, Vincenzo Guerini lo ha detto in maniera apparentemente tranquilla che il suo futuro dipendeva dal signore che aveva di fronte, tenendo in mano la medaglia del Ciriachino d’oro appena ricevuta da lui, il sindaco Daniele Silvetti. In realtà l’emozione era forte, senza nulla togliere al fatto che, in effetti, una vita da riprendere il presidente onorario dell’Ancona ce l’ha già, la stessa di quando è stato chiamato poco meno di un anno fa, accettando al buio di rifondare l’Ancona.
Gianmarco Minossi
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