Stellone spinge la Vis all’ennesima impresa: "Battere Ascoli per puntare al quarto posto"

Oggi alle 15 al "Del Duca": "Mi chiamarono lì, ma durò poco. Nessun rancore. Chiedo ai miei lo stesso atteggiamento avuto con la Pianese"

di DAVIDE EUSEBI
30 marzo 2025
Stellone, ex Ascoli, conferma Pozzi in porta e pensa a uno tra Lari e Okoro in avanti

Stellone, ex Ascoli, conferma Pozzi in porta e pensa a uno tra Lari e Okoro in avanti

Vivere il magnifico presente, onorare la classifica e il ruolo assunto di prima forza delle Marche. Ecco il compito della Vis oggi al Del Duca. Il passato? Alle spalle, come la breve esperienza di Stellone con il Picchio: "Andai con grande entusiasmo, durai pochissimo. Cose che succedono nella carriera di un allenatore. Nessun rancore". E succede anche, al contrario, di vivere belle esperienze come questa in biancorosso, fatta di programmazione, fiducia, risultati. Come sottolineato dal trainer rivale Di Carlo.

Conteranno i 18 punti di distacco? A patto di tenere altissime le motivazioni. "A questo punto del campionato la classifica conta poco – aggiunge Stellone – vedi anche Perugia-Pineto. Se sottovalutiamo l’Ascoli, saranno dolori per noi. Ricordiamoci anche l’andata: fu una partita equilibrata, a parte il rigore dell’1-1 inventato". Dare continuità alla vittoria con la Pianese ("Rischiato niente, creato i presupposti per spuntarla nel finale") è quanto chiede il tecnico: "Al di là del derby, dei buoni rapporti fra le tifoserie, per noi conta fare punti. Anche per mettere pressione

al Pescara e non farsi recuperare da chi è sotto". Una cosa è certa: "Non firmerei mai per il punto". C’è poi una motivazione in più: "Vincendo, andremmo a pareggiare il cammino dell’andata. In ogni caso, dovremo uscirne senza rimorsi, non come successo contro Carpi e Pescara". Richiesto di un giudizio sugli avversari, Stellone (che sconta il terzo dei 4 turni di squalifica) se la cava con diplomazia: "Squadra completa in tutti i reparti, costruita per un campionato da protagonista. Non so perché si trova messa così, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi".

Formazione. In porta giocherà ancora Pozzi, e c’è un motivo: "In quel ruolo non ci sono gerarchie. Alessio ha fatto benissimo con la Pianese. Vukovic è rientrato dalla nazionale solo giovedì, tornerà titolare dalla gara col Rimini". Cannavò e Massimo Forte non saranno gli unici assenti: "Obi e Bove accusano fastidi muscolari, meglio non rischiarli". Per il resto tante opzioni. Ballottaggi Ceccacci-Palomba a destra, Lari-Okoro in attacco, tanto per dire. E il modulo? "Conta poco. Questa squadra può giocare a tre, a quattro, sa cambiare pelle anche senza cambiare interpreti". Spinte aggiuntive: la carica dei tifosi al seguito (saranno oltre 300), la voglia di espugnare per la prima volta il Del Duca e di ritentare l’assalto alle piazze superiori. Perché la chiave per disputare ottimi playoff – Stellone insegna – è arrivarci con entusiasmo. ister Di Carlo chiede al suo Ascoli di andare ‘oltre i nostri limiti per battere una Vis tosta e

concreta’. Il tecnico del Picchio deve fronteggiare una mezza dozzina di assenze, compresa quella dell’attaccante Francesco Forte che si è bloccato durante la rifinitura. Giocoforza allora buttare dentro dall’inizio bomber Corazza, per quanto non al meglio. Mancheranno anche gli squalificati Menna e Carpani, oltre a Gagliolo, Cozzoli e Re. La difesa è il reparto più sguarnito.

Così in campo (ore 15).

ASCOLI (4-3-3): Raffaelli; Alagna, Piermarini, D’Amore (Curado), Adjapong; Baldassin, Odjer, Varone; Silipo, Corazza, Marsura (D’Uffizi). All. Di Carlo. A disp. Livieri, Zagaglia, Caucci, Toma, Curado, Maurizii, Bertini, Silvestri, Tremolada, Gagliardi, Ciabuschi.

VIS (3-4-1-2): Pozzi; Palomba (Ceccacci), Coppola, Di Renzo; Peixoto, Paganini, Pucciarelli, Zoia; Di Paola; Nicastro, Lari (Okoro). All. Gennari (Stellone squalificato). A disp. Vukovic, Mariani, Neri, Tonucci, Schiavon, Orellana, Tavernaro, Rizzo, Rabbini, Raychev.

Arbitro: Di Francesco di Ostia Lido.

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