Dietrofront Ternana, Abate resta in panchina. Decisivo il summit nella notte con la squadra
Il presidente D’Alessandro ha smentito che all’origine dell’esonero ci fosse una divergenza in merito all’inserimento in lista di suo figlio

L’allenatore rossoverde Ignazio Abate
Atmosfera serena e volti sorridenti nel "day after". In vista della sfida con l’Arezzo (lunedì al "Liberati" ore 20.30) i rossoverdi si sono allenati all’antistadio a porte aperte, davanti a un buon numero di tifosi che hanno applaudito il tecnico Ignazio Abate e i calciatori al momento dell’ingresso. Al "cerchio" che ha preceduto la seduta ha preso parte anche Carlo Mammarella. Quanto accaduto tra giovedì e venerdì ha del resto ribadito la poderosa coesione che ha sempre caratterizzato il rapporto tra calciatori, tecnico e diesse. E’ stata una folle serata-notte di mezzo inverno che entra di diritto tra le pagine più incredibili della storia della Ternana, che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi e gli addetti ai lavori, con ovvio risalto anche a livello nazionale.
Abate è passato in poche ore da un incomprensibile esonero (erano già stati annunciati per ieri mattina l’arrivo e la conferenza di presentazione di Fabio Liverani) alla conferma fortemente voluta dalla squadra. Quest’ultima, in un lungo summit chiarificatore al "Liberati" richiesto d’urgenza a Stefano D’Alessandro e a cui nella seconda parte, decisiva, ha preso parte anche il tecnico, ha indotto lo stesso presidente a revocare la decisione. Se la medesima fosse stata confermata avrebbe potuto determinare anche l’interruzione del rapporto con Mammarella. Alle 02.30 di ieri, uscendo dallo stadio, Abate è apparso emozionato e ha detto "C’era tutta la squadra". D’Alessandro, sempre ai cronisti e ai tifosi presenti, ha smentito che all’origine dell’esonero ci fosse una divergenza in merito all’inserimento in lista di suo figlio Mattya. "Ci sono state incomprensioni e cose di spogliatoio che lì restano – ha detto tra l’altro il Presidente – e la Ternana viene avanti a tutto. Con il mister abbiamo trovato la sintonia giusta e siamo a posto".
Il sindaco su Ternana e stadio. Stefano Bandecchi, a margine di un evento al centro multimediale, interpellato ha esternato in merito al summit notturno tra squadra e Presidente: "Quando ho preso delle decisioni le ho sempre difese. Per me la Ternana sta in un gran caos. Non so chi paga gli stipendi. Se li paga l’allenatore va tutto bene. Se i calciatori decidono l’allenatore.... Potranno anche vincere il campionato, ma a giugno vanno mandati tutti a casa, a meno che non paghino gli stipendi gli altri. Non esiste che un presidente si faccia trattare così. E stata una grande figura di m...". Sulla questione-stadio, in riferimento a D’Alessandro, il Sindaco afferma: "Ha fatto dichiarazioni confuse. Il Comune gli ha già scritto. O fanno lo stadio o lo facciamo noi con i loro soldi. Se la Ternana non fa lo stadio, noi faremo causa alla Ternana. Terni non può permettersi un’altra storia del genere. Se la tua prima dichiarazione è che hai comprato la Ternana perché c’era il progetto stadio-clinica, allora sai tutto. Poi dici he non sapevi bene le cose e scopri che c’era una concessione".
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