La Ternana perde ancora, Lucarelli ai saluti. Fere all’ultimo posto, scatta il toto-allenatore
Il Venezia passa di misura al "Liberati". A fine gara il tecnico ha salutato i calciatori. In pole per la panchina anche Bucchi, Castori e Aglietti

La Ternana perde ancora, Lucarelli ai saluti. Fere all’ultimo posto, scatta il toto-allenatore
TERNANA
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VENEZIA
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TERNANA (3-5-2): Iannarilli, Diakite, Capuano, Lucchesi (28’ st Celli), Casasola, Luperini (35’ st De Boer), Labojko (35’ st Dionisi), Pyyhtia (35’ st Viviani), Corrado, Raimondo (21’ st Falletti), Favilli. A disp.: Brazao, Mantovani, Sorensen, Favasuli, Marginean, Distefano, Garau. All. Lucarelli
VENEZIA (3-5-2): Bertinato, Altare, Modolo (40’ st Dembelé), Sverko, Candela, Lella (1’ st Johnsen), Tessmann, Busio, Ellertsson (24’ st Gytkjaer), Pohjanpalo (34’ st Zampano), Pierini (24’ st Bjarkason). A dis: Grandi, Purg, Ullmann, Andersen, Jajalo, Cerysev, Olivieri. All. Vanoli
Arbitro: Mariani di Aprilia
Marcatore: 29’ st Busio
NOTE: Un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione in Toscana. Spettatori 3.838 (136 ospiti). Ammoniti: Busio, Johnsen.
Il Venezia vince al "Liberati" ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo, e in un colpo solo affonda la Ternana all’ultimo posto e fa saltare la panchina di Cristiano Lucarelli, del quale il club rossoverde avrebbe deciso l’esonero. A fine gara il tecnico ha salutato ad uno ad uno i calciatori in un gesto che ha rappresentato una sorta di congedo pubblico. Mentre dagli spalti piovevano i fischi per l’ennesima delusione stagionale, Lucarelli ha guadagnato la strada degli spogliatoi mentre la squadra, rimasta in campo per avvicinarsi alle Curve del tifo organizzato, è stata bersagliata con cori di protesta e di disapprovazione. A Terni è scattato il classico "toto-allenatori" e il primo nome uscito, quello dell’ex rossoverde Fabio Liverani, è stato escluso dal "diesse" Stefano Capozucca. Nel ventaglio delle ipotesi ci sono i nomi di Fabrizio Castori, Alfredo Aglietti e di altri tre ex rossoverdi cioè Cristian Bucchi, Massimo Paci e Roberto Breda. Da valutare anche una soluzione interna collegata a Carlo Mammarella. E’ crisi nera, insomma, ed anche la partita col Venezia ha sostanzialmente riprodotto il solito copione: Ternana che non riesce a sfruttare a dovere le occasioni create e che viene inesorabilmente punita a causa delle immancabili ingenuità difensive. Così, quando la gara coi lagunari sembrava incanalarsi verso il pareggio, al 29’ della ripresa le fere sono andate in cortocircuito consentendo a Busio di concludere a rete un’azione travolgente dei veneti che le ha colte impreparate. Dal possibile vantaggio della Ternana, sfiorato da Raimondo, Diakite e Favilli, si è passati in poco tempo alla mazzata inferta dal Venezia che a Terni ha consolidato il suo secondo posto in classifica inguaiando pesantemente le fere. La palla, adesso, passa alla società rossoverde che deve decidere bene e in fretta per evitare l’incubo della retrocessione.
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