L'Inter tiene viva la corsa Scudetto: 0-2 a Torino con Zalewski e Asllani
I nerazzurri non mollano la corsa Scudetto e vincono all'Olimpico Grande Torino. Decidono le seconde linee Zalewski e Asllani: Inzaghi tiene la scia di Conte. La volata prosegue a due giornate dal termine. Toro-Inter è 0-2

Inter, il gol di Nicola Zalwski (Ansa)
Torino, 11 maggio 2025 - L'Inter non molla. La squadra di Inzaghi tiene aperta la volata Scudetto e prende tre punti d'autorità a Torino grazie alle marcature di Zalewski, gran gol, e di Asllani, dal dischetto, nonostante l'utilizzo di tante riserve dopo le fatiche di Champions League. Prova di carattere delle seconde linee nerazzurre che hanno approcciato alla grande la partita e creato numerose palle gol, salvate dal solito Milinkovic, dando un ultimo segnale di vita in ottica Scudetto. Per il Napoli e Conte c'è ancora lavoro da fare.
La perla di Zalewski
Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e schiera tante riserve. Davanti inedita coppia Correa-Taremi, con Zalewski mezzala e Darmian-Augusto quinti. Toro con Adams prima punta supportato da Lazaro, Vlasic ed Elmas. Nonostante la versione b, l’Inter approccia bene la gara, con possesso e baricentro alto per imporre la propria filosofia a un Toro più propenso a difendere. C’è subito una interruzione per una possibile caduta di un tifoso dagli spalti in curva Toro e dopo 4 minuti di stop, per i soccorsi, si può riprendere. Prova a salire di colpi il Toro col passare dei minuti, con l’ordine di Vanoli di tenere il più possibile la difesa alta, ma la partita la spacca Zalewski, in questa posizione ibrida a centrocampo. I granata si aprono difensivamente sui movimenti degli interisti, così si crea un varco per Bastoni che trova ottimamente la verticale per Zalewski: destro a giro pregevole e 0-1 al 14’.
I granata faticano ad arrivare nei pressi dell’area interista nei primi venti minuti, sono troppo lontani dalla porta e imprecisi con la palla tra i piedi, così Martinez vive un inizio di match sostanzialmente tranquillo. Nella fase centrale di tempo non ci sono occasioni, perché l’Inter fa un buon possesso e il Toro non ha la giocata giusta negli ultimi sedici metri.
Uno squillo da Dembele con un colpo di testa alto sul secondo palo. Le uscite da basso interiste sono di qualità e Correa lancia la ripartenza con una visione di livello per Bisseck, poi palla a Darmian che scaglia il diagonale salvato dalla difesa. I padroni di casa ci provano allora con le fasce e con tanti cross dal fondo, ma la difesa Inter fa buona guardia e solo al 37’ Masina, in spaccata, ha una chance da corner di Vlasic: palla fuori. Sotto una pioggia torrenziale l’Inter sfiora il secondo, stavolta Zalewski finta il tiro e smarca Augusto per il cross teso che nessuno raccoglie a centro area. La quantità di pioggia aumenta in maniera esponenziale e al 44’ l’arbitro La Penna sceglie di sospendere per testare il rimbalzo del pallone, poi si decide di arrivare almeno fino a fine primo tempo. L’ultima emozione: nel finale Adams ha il guizzo giusto con un colpo di testa in tuffo a centro area, ma Martinez compie un autentico miracolo in stile Sommer.
Asllani dal dischetto chiude i conti
La pioggia non cala di intensità, ma si decide di proseguire, così la ripresa si apre con due cambi Inter. Inzaghi non deroga dalla sua filosofia: fuori gli ammoniti, salgono allora Dimarco e Dumfries per Augusto e Bisseck. I nerazzurri approcciano subito forte e sulla spizzata di Correa arriva la sforbiciata di Taremi sventata da Milinkovic, ma era offside. Tempo venti secondi, sulla linea alta Toro, l’iraniano attacca la profondità e il portiere granata non ha altra soluzione che stenderlo in area: rigore. Dal dischetto va Asllani, che con freddezza sigla il raddoppio al 49’. Col doppio svantaggio, il Toro prova ad alzare ulteriormente la pressione, ma l’Inter ha buon gioco dalle retrovie e in più si aprono spazi alle spalle della difesa granata per il contropiede delle ali, con Dimarco e Dumfries a sguazzare nelle praterie. Infatti, al 56’ l’ennesima grande giocata di Zalewski apre la ripartenza per Dimarco: diagonale che Milinkovic respinge. I padroni di casa si vedono con una mischia furibonda che Che Adams non riesce a concretizzare a causa dell’intervento di Bastoni. Arriva anche la girandola di cambi, Inzaghi dà minuti ai titolari e sceglie e Calhanoglu e Barella per ulteriore qualità nella mezz’ora finale, mentre Vanoli opta per l’ex Casadei e Perciun. L’Inter non ha bisogno di forzare e gestisce il pallone, facendo scorrere i minuti e correre a vuoto il Toro, il quale fatica a recuperar palla e a creare nitide chance da rete. Anzi, ne crea di più la squadra ospite, sempre in ripartenza.
Dumfries stavolta innesca Correa, ma sulla sua strada c’è ancora Milinkovic, e anche Calhanoglu, sulla ribattuta, è murato dal portiere. L’occasione Toro è al 72’ con Vlasic che è bravo a insistere in percussione, peccato che il suo sinistro venga deviato spegnendosi di poco sul fondo. I granata producono lo sforzo massimo ed Elmas tenta il giro a giro, ma esce centrale e debole e Martinez para agilmente. L’Inter balla al 78’ quando Dumfries perde una brutta palla ed è salvato da una grande intervento difensivo di Calhanoglu, che toglie un gol già fatto a Vlasic, dalla parte opposta cross di Dimarco, sponda di Taremi e zuccata di Correa che Milinkovic mette in angolo. Finale di gara con il Toro sbilanciato in avanti e Inter compatta dietro per serrare le fila per poi sfruttare il campo aperto. Il tris, però, non arriva perché c'è l'ennesima parata di Savic che mura Correa innescato da Dimarco. Le speranze Toro, invece, si infrangono al 94' quando Masina azzecca la girata vincente, ma La Penna vede un fallo precedente su Asllani. L'Inter, dunque, prende tre punti importanti in trasferta e tiene aperti i giochi Scudetto. Per Conte non è finita.
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