Candé e Oristanio firmano il colpo del Venezia: Fiorentina piegata 2-1
I lagunari trovano tre punti pesantissimi per la corsa salvezza e si issano al quartultimo posto dopo otto mesi. Non basta la rete di Mandragora per rilanciare i viola

Venezia-Fiorentina
Venezia, 12 maggio 2025 – Scatto salvezza del Venezia che piega 2-1 la Fiorentina e dopo quasi otto mesi si porta al quartultimo posto superando di una lunghezza Empoli e Lecce. Cuore, grinta, compattezza e sacrificio hanno segnato il passo gara dei lagunari, i quali hanno subito sfiorato il gol con Yeboah per poi lasciare l’iniziativa ai viola che però, forse con ancora addosso le scorie dell’eliminazione dalla Conference League per mano del Betis Siviglia, hanno faticato e non poco per alzare i ritmi del gioco, riuscendo comunque a rendersi molto pericolosi con Fagioli al 27’.
Prima dell’intervallo è arrivato un altro squillo di marca veneziana griffato da Yeboah che, dopo aver superato Dodò con una finta, ha aperto troppo il diagonale che è finito sul fondo. Un guizzo che ha anticipato il vero e proprio cambio di passo degli uomini di Di Francesco, che nella ripresa hanno alzato ritmi e volume di gioco colpendo al 60’ con la rete di Candé, bravo, sul cross di Kike Perez, a deviare in porta il pallone dopo aver disorientato due avversari (resta il dubbio su un possibile tocco di mano del guineano, che le immagini non chiariscono appieno). Immediata la reazione dei viola che hanno colpito un palo con Ranieri. Un errore costato carissimo, poiché sul ribaltamento di fronte è arrivato il raddoppio griffato di testa da Oristanio. Durissimo colpo per gli ospiti che, grazie anche ai cambi operati da Palladino, hanno chiuso in avanti la gara accorciando le distanze con Madragora al 76’, ma poi – nonostante l’assedio finale – non sono più riusciti a ribaltare le sorti del match.
Fagioli e Yeboah sfiorano il vantaggio
Il canovaccio di gara sembra piuttosto chiaro: la Fiorentina cerca impossessarsi del pallino del gioco mentre il Venezia cerca di sfruttare le ripartenze. E proprio da una fulminea transizione offensiva nasce, dopo appena 1’, la prima occasione dei lagunari con Yeboah che si incunea in area ma decide di non calciare di destro e cercare nel mezzo un compagno che non c’è. Pericolo scampato per i viola, che riprendono rapidamente il possesso della sfera e provano ad alzare baricentro e pressione stazionando a lungo nella metà campo del Venezia, ma lo fanno senza imprimere al gioco ritmi elevati ed intensità, così bisogna attendere il 27’ per vedere la prima palla gol di marca viola, nata da un recupero palla al vertice dell’area di rigore di Beltran, il quale scarica per l’accorrente Fagioli che con un piatto destro a giro scalda i guanti di Radu che riesce a deviare il pallone in calcio d’angolo. Gli uomini di Palladino provano così a prendere ulteriore campo e fiducia e, a 2’ dall’intervallo, ci riprovano con il destro a giro di Ndour, che sibila a pochi centimetri dall’incrocio della porta dei lagunari. Prima della pausa di metà gara, però, si rivede anche il Venezia grazie al “solito” Yeboah che, dopo essere entrato in area, disorienta con una finta Dodò e calcia aprendo troppo il diagonale destro che finisce sul fondo.
Candé e Oristanio lanciano i lagunari
Si riparte senza sostituzioni e con una Fiorentina sempre molto decisa a mantenere il controllo delle operazioni. Il Venezia, dal canto suo, prova a difendersi senza correre troppi rischi ed anzi al 58’ prova a rendersi nuovamente pericoloso in ripartenza con Yeboah che imbecca dalla fascia Oristanio che da posizione leggermente defilata calcia sul primo palo e per un soffio colpisce soltanto l’esterno della rete. Il gol dei padroni di casa sembra però essere nell’aria e infatti arriva appena un minuto più tardi quando, sul cross dal limite dell’area di Kike Perez, Candé si inserisce alla perfezione in area, addomestica il pallone disorientando Marì e Fagioli e non fallisce la deviazione vincente sotto porta. Incassato il gol, Palladino prova a rimescolare le carte inserendo Folorunsho e Adli per Richardson e Ndour. Proprio dai piedi dell’ex Napoli nasce il velo che consente a Ranieri di arrivare alla conclusione che si stampa sul palo dopo la deviazione di piede di Radu. Una porta girevole del match, perché da questa nasce il contropiede che Oristanio trasforma di testa nel gol del 2-0 su traversone di Zerbin. I viola accusano il colpo e un po’ di stanchezza, mentre il Venezia prova a volare sulle ali dell’entusiasmo e già al 71’ sfiora il tris ancora con Yeboah che volta calcia con il mancino da buona posizione ma spedisce il pallone alto sopra la traversa. Al 76’, però, arriva il lampo che la riapre: Mandragora raccoglie il suggerimento del neoentrato Adli e, pur scivolando a terra, fa partire un sinistro che si insacca a mezza altezza.
Palladino prova allora a giocarsi il tutto per tutto con l’inserimento di Colpani al posto di Pongracic e il passaggio al 4-2-3-1 che diventa addirittura 4-2-4 in fase d’attacco. Ricade invece su Zampano e Conde la scelta di Di Francesco per provare a coprire il Venezia che in non possesso vira sul 5-4-1. La partita del guineano dura appena però appena 7’ perché un problema alla caviglia lo obbliga a lasciare il posto a Haps, ma i padroni di casa – con le unghie e con i denti – riescono nei 7’ di recupero a proteggere questo preziosissimo successo sfiorando prima il tris con una punizione velenosa di Nicolussi Caviglia e rischiando poi qualcosa di troppo sui tentativi di Colpani prima e Folorunsho poi.
Il tabellino
Venezia (3-5-1-1): Radu; Schingtienne, Idzes; Candé; Zerbin (dall’83’ Conde e dal 90’ Haps), Busio, Nicolussi Caviglia, Perez (dal 78’ Doumbia), Ellertsson; Oristanio (dall’83’ Zampano); Yeboah (dal 78’ Maric). All. Di Francesco. Fiorentina (3-5-1-1): De Gea; Pongracic (dal 79’ Ciolpani), Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Fagioli, Richardson (dal 66’ Adli), Gosens (dall’85’ Gosens); Ndour (dal 66’ Folorunsho); Beltran. All. Palladino. Marcatori: Candé (Venezia 60’), Oristanio (Venezia 68’), Mandragora (Fiorentina 77’). Note – Ammonizioni: Busio (Venezia), Folorunsho (Fiorentina), Dodò (Fiorentina), Beltran (Fiorentina), Ranieri (Fiorentina).
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