Venezia-Napoli, probabili formazioni e orari tv. Bivio scudetto per Conte?

Alle 12.30 gli azzurri saranno di scena al Penzo, mentre in serata si sfideranno Atalanta e Inter. Il tecnico salentino categorico: "Dobbiamo pensare solo a noi. E domani sarà un match molto complicato"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 marzo 2025
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 15 marzo 2025 – L'operazione sorpasso del Napoli in realtà è stata avviata dal pareggio interno contro l'Inter e potrebbe compiersi domenica 16 marzo, quando le due rivali saranno attese da due impegni sulla carta dal coefficiente di difficoltà diametralmente opposto: la capolista sarà ospite in serata dell'Atalanta, a sua volta con il mirino puntato sul sogno scudetto, mentre gli azzurri alle 12.30 faranno visita al Penzo al Venezia, invece in piena bagarre salvezza.  

Le probabili formazioni

  Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Duncan, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Zampano; Maric, Oristanio. Allenatore: Di Francesco Napoli (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Gilmour, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Lukaku, Raspadori. Allenatore: Conte

Orario e dove vedere Venezia-Napoli in tv e in streaming

  Venezia-Napoli (fischio d'inizio alle 12.30) sarà trasmessa in diretta streaming su Dazn, la cui app è disponibile anche sulle console di gioco Xbox e PlayStation e sui dispositivi TIMVISION Box, Google Chromecast e Amazon Fire TV Stick. Per gli abbonati a Sky che hanno sottoscritto l'abbonamento a 'Zona Dazn' la gara sarà visibile anche sul canale Dazn 1, numero 214 di Sky.

Bivio scudetto? Venezia permettendo

  Occasione ghiottissima o trappola pericolosissima? Nella consueta conferenza stampa della vigilia, che si apre con l'elenco di convocati e indisponibili (semaforo verde per André-Frank Zambo Anguissa e Pasquale Mazzocchi, entrambi però verosimilmente solo in panchina, e rosso per David Neres), dalla sua prospettiva Antonio Conte non ha dubbi al riguardo. "Tutte le partite nascondono insidie, come ha fatto capire anche Inter-Monza. Non c'è nulla di scontato: affrontiamo una squadra in salute, che si giocherà tutte le sue carte per salvarsi e quindi dovremo fare una grande gara. Non mi aspetto nulla di diverso". Eppure, nonostante la cautela e la scaramanzia, per molti all'ombra del Vesuvio il 29esimo turno di Serie A sarà quello che potrebbe costituire lo snodo cruciale in ottica scudetto. "Dobbiamo pensare sempre e solo alla prossima gara e solo a noi stessi. Quello che abbiamo costruito lo abbiamo fatto indossando i paraocchi, senza guardarci attorno e senza farci condizionare e così dovremo continuare a fare". Specialmente nel momento in cui l'attacco azzurro, a lungo sterile, si sblocca grazie all'esplosione di Giacomo Raspadori e soprattutto alla rinascita di Romelu Lukaku nel nuovo modulo. "Sicuramente avere qualcuno accanto può sgravarti dai compiti di prima punta, ma Romelu ha fatto buone prove, come tutta la squadra. Mi aspetto però di più da lui a partire dalla gara di domani. Dovrà innanzitutto confermare ciò che ha fatto nelle ultime due, provando poi a migliorarsi ulteriormente". Insomma, pupillo sì, ma fino a un certo punto: Conte vuole di più da Big Rom e dall'intero Napoli, che nelle ultime 10 giornate di campionato si giocherà un obiettivo impossibile da pronosticare a inizio stagione. "Sicuramente avere avuto sempre tutta la settimana libera per allenarci ci ha aiutato, altrimenti sarebbe stata più dura sotto ogni punto di vista. Siamo stati bravi a trovare le soluzioni giuste anche nelle difficoltà. Di tutto ciò dovremo fare un bagaglio da portarci dietro in queste restanti partite, di cui io guardo solo la prima. A Venezia dovremo dimostrare di essere più bravi di loro, ma anche più affamati e vogliosi di vincere, sapendo che loro proveranno a rubarci l'idea. Ho studiato le gare del Penzo: Inter e Roma sono andate in difficoltà e la Lazio addirittura ha solo pareggiato. Non sarà una passeggiata di salute: servirà una grande prova, una dimostrazione di forza e di essere sempre sul pezzo".

L'importanza delle seconde linee

  Il presente si unisce alla suggestione tricolore mai sopita chiamata Luciano Spalletti, oggi alla guida della Nazionale e protagonista ieri della convocazione di ben 5 giocatori del Napoli. "Sicuramente è un motivo di orgoglio: a chi già era stato chiamato si è aggiunto Matteo Politano e sono felice per lui, anche se a sua volta sa che può fare di più". Se il passato porta a Spalletti, il presente azzurro si chiama Conte, oggi a quanto pare rimpianto nella 'sua' Torino bianconera. "Sono giochi mediatici che si fanno qui in Italia e quindi ne prendo atto, senza rispondere nulla". Meglio pensare al proprio orticello, che poi tanto tale non è, visto che in ballo c'è uno scudetto. "Quando arrivi nell'ultimo terzo di campionato tutte le partite sono più difficili. Si intravedono gli obiettivi e salgono pressione e stress e così si annulla la differenza tra giocare contro una squadra che deve vincere il campionato e una che deve salvarsi. Tutto dipende da noi e da come le affronteremo. Come dico sempre - continua Conte - tutte le partite si possono perdere, ma gli altri devono dimostrare di essere più forti di noi tatticamente e qualitativamente: non accetto la sconfitta sul desiderio e sulla voglia di vincere". Ad aiutare il Napoli nella volata finale, oltre a un calendario all'apparenza più semplice di quello delle rivali, c'è l'imminente fine dell'emergenza infortuni che consegnerà al tecnico salentino una panchina lunga e ricca di qualità. "E' stato fondamentale tenere vivo tutto il gruppo, sia per il numero dei componenti della rosa che per alcune situazioni capitate e che succedono in ogni stagione. Gli infortunati sono stati sostituiti in maniera adeguata e di questo bisogna dare merito ai giocatori, che non hanno mai mollato e si sono fatti trovare pronti. Ho giocato anch'io e so come scenda l'autostima quando giochi poco e sei costretto a guardare le partite dalla panchina. Quindi, complimenti a loro e allo staff, che ha lavorato in maniera giusta, tenendoli bene sul pezzo. Loro hanno fatto il resto, facendosi trovare pronti e ora sono protagonisti. Questo è il calcio: ogni momento può essere tuo, ma se non sei bravo c'è qualcuno che sfrutta il momento e si prende il tuo posto".

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