Venezia-Milan 0-2: Pulisic e Gimenez stendono gli indomiti lagunari

Con un gol in apertura e uno in chiusura, i rossoneri ritrovano la via del successo anche in campionato. Ma non basta la prestazione tutta cuore degli uomini di Di Francesco

di MATTEO AIROLDI
27 aprile 2025
Gaetano Oristanio (Venezia) in un'azione contro Filippo Terracciano (Milan)

Gaetano Oristanio (Venezia) in un'azione contro Filippo Terracciano (Milan)

Venezia, 27 aprile 2025 – Reduce dal tris rifilato all’Inter nel derby di Coppa Italia e valso l’accesso in finale, il Milan ritrova il sorriso anche in campionato battendo 2-0 il Venezia, che merita comunque uno scroscio di applausi all’uscita dal terreno di gioco del Penzo. Dopo aver subito a freddo l’1-0 da Pulisic, in gol su imbucata di Fofana al culmine di un’azione nata da un disimpegno errato di Candé, gli uomini di Di Francesco hanno infatti reagito con grinta, ritmo e intensità, creando un paio di palle gol molto nitide con Zerbin e Yeboah, vera spina nel fianco di Pavlovic. Una rete che l’ecuadoregno aveva poi trovato al 34’ ma che è stata annullata per un fuorigioco di Busio nello sviluppo dell’azione. Uno dei tanti lampi di un primo tempo scoppiettante chiuso con il gol – annullato anch’esso per fuorigioco – a Pulisic e con la punizione velenosa di Nicolussi Caviglia. La pausa di metà gara non ha di certo smorzato l’orgoglio dei lagunari che hanno aperto la ripresa con un’altra giocata insidiosa del valdostano e che hanno continuato ad inseguire un pari che forse sarebbe stato meritato fino al pallonetto vincente di Gimenez su lancio al bacio di Reijnders in pieno recupero.

Pulisic sblocca la partita dopo appena 5’

Sulle ali dell’entusiasmo dell’approdo in finale di Coppa Italia, il Milan parte con il turbo innestato, pressando alto con grande grinta e dopo appena 5’ sblocca il risultato: il vantaggio rossonero nasce da un errore in disimpegno di Candé che serve involontariamente Jimenez; lo spagnolo serve subito Fofana che imbuca per Pulisic che, con tempismo perfetto, spiazza di sinistro l’incolpevole Radu. L’1-0 sembra dare tranquillità ai rossoneri che nei primi 20’ mettono in campo grande intensità e provano a controllare il match, ma il Venezia ha la forza di rialzare la testa affidandosi a Yeboah che sulla destra è una vera spina nel fianco per Pavlovic. Proprio da un’incursione sulla fascia dell’ecuadoregno nasce la prima occasione lagunare al 22’, firmata da Zarbin che raccoglie il pallone si gira nel cuore dell’area e lo spedisce sul fondo di un soffio. Gli uomini di Di Francesco prendono però campo e fiducia e 2’ ci riprovano con Yeboah che non trova il bersaglio in piena area di destro. Con il passare dei minuti, il Milan va sempre più in sofferenza e al 32’ rischia grosso sulla punizione dal limite di Nicolussi Caviglia, che sfila sul fondo di un sosffio. L’appuntamento con il pari è però solo rinviato e arriva al 32’ quando, al culmine di una bellissima trama di gioco, Yeboah insacca dall’altezza del dischetto del rigore, ma il Milan si salva ancora perché l’1-1 viene annullato per una posizione di leggero fuorigioco di Busio all’inizio dell’azione. Stessa sorte che capita al 43’ Pulisic, al quale viene negata per offside la doppietta sul lancio scoccato da Gabbia prima della metà campo. Le emozioni di un primo tempo scoppiettante non sono però finite perché in pieno recupero Nicolussi Caviglia ci riprova con una punizione battuta potente ma centrale, con Maignan che riesce ad alzare la palla in corner.

Gimenez chiude i conti allo scadere

Il centrocampista valdostano è però protagonista anche all’alba di una ripresa che comincia senza sostituzioni ma con un Venezia sempre determinato, che prova a tenere sotto pressione i rossoneri: sulla respinta di testa di un difensore rossonero, infatti, scocca un destro al volo che sfiora il palo alla sinistra di Maignan. La gara resta quindi molto frizzante e c’è spazio anche per le polemiche con. i rossoneri che reclamano il rigore per un tocco di braccio (involontario) di Candé, e i lagunari che fanno lo stesso per un contatto sulla linea di fondo tra Pavlovic e Yeboah. I primi cambi arrivano a circa mezz’ora dalla fine, quando Di Francesco per trovare maggiore incisività in fase di costruzione e finalizzazione inserisce Gytkjaer, Kike Perez, Marcandalli e Oristanio, mentre Conceiçao si gioca prima la carta del “Bebote” Gimenez al posto di Abraham per provare a blindare il risultato e poi inserisce anche Loftus-Cheek e Walker per irrobustire centrocampo e difesa. Lo schieramento decisamente votato all’attacco dei lagunari per trovare il pari apre però qualche spazio alle ripartenze in transizione del Milan che spreca due buone opportunità con Gimenez (fuori misura il suo colpo di testa su cross di Loftus-Cheek) e Walker che calcia alto da posizione leggermente defilata. Il Venezia riprende però il suo assalto senza soluzione di continuità nei minuti finali, sfiorando il pari all’88’ con un tiro di Zerbin che sfila a pochi centimetri dall’incrocio dei pali, e proprio all’ultimo respiro incassa un 2-0 fin troppo punitivo da Santiago Gimenez che ritrova la via del gol con morbido pallonetto su lancio millimetrico di Reijnders. Il tabellino: Venezia (3-4-2-1): Radu; Schingtienne (dal 64’ Marcandalli), Idzes, Candé; Zerbin, Conde (dal 66’ Oristanio), Nicolussi Caviglia, Haps (dal 79’ Zampano); Busio (dal 64’ Kike Perez), Yeboah; Fila (dal 64’ Gytkjaer). All. Di Francesco. Milan (3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez (dal 70’ Loftus-Cheek), Fofana (dall’88’ Terracciano), Reijnders, Theo Hernandez; Pulisic (dall’88’ Joao Felix), Leao (dal 70’ Walker), Abraham (dal 64’ Gimenez). All. Conceicao. Marcatori: Pulisic (Milan 5’), Gimenez (90+5’) Note – Ammonizioni: Candé (Venezia).

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