Vis, "affondo e cross" di Todde a Stellone: "Grande allenatore e ringraziamo Bosco"

L’ex ala destra biancorossa degli anni ’70 ora sempre in tribuna: "Il tecnico alle parole preferisce i fatti, il presidente ci regala ancora la C"

di Redazione Sport
23 luglio 2024

Vis, "affondo e cross" di Todde a Stellone: "Grande allenatore e ringraziamo Bosco"

Sandro Todde è arrivato a Pesaro nella stagione 1976-77. E’stato una bandiera della Vis con cui ha giocato due anni consecutivi, vincendo il campionato con la squadra allora allenata da Landi che conquistò la C2 davanti a 5000 spettatori nell’ultima partita contro il Carpi, con il pallone che fu lanciato da un aereo in cielo verso il centro del campo. Ha giocato come ala destra ed aveva anche un paio di soprannomi affibbiatigli dal compianto collega Massimo Mainardi: "Tamburino sardo" (a dire del suo tambureggiante imperversare sulla fascia destra) e "Furia", (a richiamare il celebre telefilm dell’epoca che aveva come protagonista un cavallo imprendibile la cui criniera assomigliava ai capelli del giocatore).

Sandro Todde, sono passati tanti anni, ma lei non si perde una partita della Vis....

"Sì, sono rimasto molto affezionato alla Vis. A Pesaro mi sono trovato subito bene. Direi che tra me e la gente c’è stato subito amore"

Quello che era accaduto a Riva in Sardegna?

"Nel mio piccolo sì, qui mi hanno accolto bene in ogni senso come io ho rispettato e amato il popolo pesarese"

Com’è cambiato il calcio?

"Molto, ora il giocatore più piccolo è alto 1,80 e i brevilinei che oggi giocano devono fare la differenza e saltare l’uomo".

Anche lei saltava l’uomo, e agiva in profondità: sotto questo aspetto era un giocatore moderno...

"Sì, ero veloce, Landi, un grande allenatore e una grande persona, nel secondo anno mi spostò dal centrocampo alla fascia. Con i cross miei sulla destra e di Zaffini sulla sinistra, il centravanti Giommi segnò tanti gol. Giocavamo già a zona totale con gente come Ballardini, Smeraldi, il povero Mazzanti, Eusebi. Grande squadra"

E dopo?

"Andai ad Alessandria in C1 e a Nardò in C2, quindi l’ultimo anno a Vasto. Poi sono tornato a Pesaro, nel Santa Veneranda, mi sono sposato e non mi sono più mosso da qui"

Cosa ne pensa della Vis di Stellone?

"Abbiamo un allenatore serio, che alle parole preferisce i fatti. Credo che bisogna ringraziare il presidente Bosco per quello che fa. Ci permette di vivere l’ennesimo anno in C mentre Intorno a noi vedo tante società in difficoltà. Siamo una bella eccezione"

Che campionato si aspetta l’anno prossimo?

"Ho fiducia in Stellone, un allenatore non ha la bacchetta magica, ma penso che saprà trovare soluzioni. Con un tifo sempre presente come il nostro si può avere un vantaggio in più. Giochiamo con piazze che hanno visto la B in un girone che deve valorizzare i giovani italiani, questa è la missione della C".

d. e.

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