Vis da record con l’Ascoli peggiore in 64 anni. Ma ci sono buoni motivi per non fidarsi

Domani bisogna sfatare l’ennesimo tabù: vincere per la prima volta al Del Duca contro una vecchia volpe come mister Di Carlo

di LORENZO MAZZANTI
29 marzo 2025
Coppola, qui in azione con l’Entella al Benelli, al rientro contro l’Ascoli

Coppola, qui in azione con l’Entella al Benelli, al rientro contro l’Ascoli

L’Ascoli peggiore degli ultimi 64 anni si appresta ad ospitare una Vis che non vuole porre limiti ai propri sogni. Dopo aver superato il record di punti (55 contro i 53 della stagione in C1 del 87-88) ora il quarto posto, che garantirebbe l’accesso diretto alla fase Nazionale dei playoff, non sembra più un’utopia. Per restare in scia del Pescara, che si è visto annullare per maltempo il match contro l’Arezzo previsto per la giornata odierna, la Vis dovrà per prima cosa sfatare l’ennesimo tabù: vincere per la prima volta nella sua storia al Del Duca di Ascoli. Tutti i 7 precedenti sorridono infatti agli uomini di Di Carlo, che all’ andata agguantarono il pari con un gol su rigore di Corazza al novantaquattresimo. Da quella partita, l’Ascoli, coerentemente alla sua storia più recente, è stato protagonista di un doppio cambio alla guida. Per poco più di un mese il gruppo è stato infatti affidato a Mirko Cudini. L’esito del cambio non è stato però quello sperato (due vittorie e cinque sconfitte) e la dirigenza bianconera ha deciso di richiamare lo stesso Di Carlo. Il tecnico è riuscito a dare solidità (4 punti e un solo gol subito in due partite) ad un gruppo che dal suo ritorno non ha mai perso. Mantenendo il 4-3-3 proposto da Cudini, Di Carlo,che nei quattro precendenti contro la Vis non ha mai perso (una vittoria e tre pareggi), ha trovato nella compattezza del gruppo il suo miglior punto di forza. Anche nell’ ultima sfida contro il Pontedera, dopo un errore in uscita di Manuel Alagna i bianconeri hanno iniziato ad attaccare a testa bassa trovando il meritato pareggio con Mattia Gagliardi. L’ala sinistra classe 2004, subentrando sul finale, è risultato proprio come contro il Pescara, fatale in zona Cesarini.

Contro la Vis, l’emergenza interesserà i bianconeri dalla cintola in giù e potrebbe costringere Di Carlo a tornare al modulo che caratterizzò la prima parte di stagione. Le assenze per squalifica di due perni come Gianluca Carpani e Damiano Menna si aggiungono a quelle per problemi fisici di Marcos Cuardo e Simone Corazza. Il 4-2-3-1 potrebbe dunque prevedere l’adattamento del ventenne terzino sinistro Francesco D’Amore sulla linea centrale di difesa insieme al 2006 Mattia Piermarini. Moses Odjer, dal rendimento positivo nelle ultime uscite, affiancherebbe dunque sulla mediana un Ivan Varone dalla statistica peculiare. Nelle cinque occasioni in cui il trentaduenne ex Cesena è andato a segno in questa stagione il picchio ha sempre vinto. Sulla trequarti ritroverebbe spazio dal primo minuto Luca Tremolada, dal minutaggio risicato in queste ultime uscite. L’ ex Roberto Stellone, reduce da una brevissima esperienza in Serie B con l’ Ascoli nel 2020( 2 pareggi e 3 sconfitte) dopo aver fronteggiato con i tre punti la situazione di emergenza contro la Pianese, ad Ascoli ritroverà i suoi fedelissimi. Con ogni probabilità sarà infatti riservata una maglia da titolare ai quattro rientranti Vukovic, Coppola, Peixoto e Okoro. Una Vis con la migliore differenza reti nella storia(+12), ben distribuite in 16 giocatori (appartententi a ogni reparto) desidera dunque portare a 16 anche il numero di successi stagionali, che ha già superato ogni altro record.

Lorenzo Mazzanti

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