Vis, mister Stellone indica la via per Pescara: "Coraggio e niente ansia da gol sotto porta"

Oggi alle 15 all’"Adriatico" contro una delle big del campionato. Il tecnico: "Saranno ancora i singoli duelli a fare la differenza"

di DAVIDE EUSEBI
15 marzo 2025
Stellone, il suo «Sveglia!» all’arbitro in casa con il Gubbio gli è costato 4 giornate

Stellone, il suo «Sveglia!» all’arbitro in casa con il Gubbio gli è costato 4 giornate

La Vis in campo all’Adriatico, Stellone in tribuna con 4 giornate sul groppone dopo che Lovison si è tanto offeso per quella "sveglia!". Il tecnico vissino si limita a una considerazione: "In tutta la mia carriera di giocatore e allenatore avrò messo insieme 10 giornate; qui sono già a 8. Le cose sono due: o sono diventato tremendo, o c’è qualcosa di scorretto". Stop: "Degli arbitri non parliamo più, visto che non è servito a niente". E non parliamo neppure di Diop, un altro che evoca brutti ricordi.

La panchina toccherà di nuovo al vice Andrea Gennari, fin qui imbattuto in 4 apparizioni stagionali (tre vinte, un pari). Roberto Stellone, oggi avversario nella "sua" Pescara, si prende il buono dell’1-1 col Gubbio ("Abbiamo creato molto nei due tempi, il punto va bene in gare del genere, non è mai facile quando vai sotto"), riconosce gli aspetti negativi ("Nei primi 20 minuti non siamo riusciti a prenderli, ma il vero dato negativo è la scarsa precisione nelle conclusioni; non dobbiamo farci prendere dalla foga del gol"). E si concentra sull’avversario di turno: "Il Pescara è in ripresa. Squadra forte, con tante soluzioni. All’andata siamo stati i primi a togliergli l’imbattibilità, proveremo a vincere anche al ritorno per recuperare terreno". Solito motivetto: "Saranno i duelli individuali a fare la differenza". E la Vis dovrà prestare attenzione sulle corsie esterne, dove ha sofferto col Gubbio e dove anche il Pescara articola la manovra offensiva. Qualunque sarà il risultato, non sarà sfida decisiva. "No, non è la partita della vita. Una vittoria ci farebbe riavvicinaree ci ridarebbe entusiasmo. Finisse pari, sarebbe comunque un buon punto su un campo difficile. Dovesse andar male, faremo i complimenti agli avversari". Vis ancora senza Cannavò, che salterà anche la Pianese. Probabile il ritorno all’assetto tipo, o quasi, dopo l’ampio turn over contro gli umbri, di cui Stellone non si pente ("Rifarei tutto"). Dopo 5 turni di digiuno, tanta è la voglia di tornare a vincere, "perché con i buoni risultati si vive meglio". Servirà una prestazione di spessore, collettiva: spazi da chiudere, spazi da sfruttare in avanti. Pochi tifosi al seguito, assente il tifo organizzato vissino. "No alla tessera", recita lo striscione esplicativo nei pressi del Benelli.

Così in campo (Ore 15).

PESCARA: Plizzari, Letizia, Brosco, Pellacani, Moruzzi; Dagasso, Squizzato, Valzania; Ferraris, Alberti, Cangiano. All. Baldini. A disp. Saio, Profeta, Lancini, Pierozzi, Crialese, kraja, Meazzi, Tonin, Berardi, Isufi, Kunze.

VIS (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove; Peixoto (Tavernaro), Paganini, Pucciarelli, Zoia; Di Paola; Nicastro, Okoro. All. Gennari. A disp. Pozzi, Mariani, Ceccacci, Tonucci, Neri, Di Renzo, Obi, Rizzo, Rabbini, Orellana, Raychev, Lari.

Abitro: Diop di Treviglio.

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