Skjelmose incredulo: “Mi bastava il podio, invece ho vinto”

Alla Amstel Gold Race il danese ha la meglio in volata su Pogacar ed Evenepoel, che non nascondono la propria delusione. Il belga: "Danneggiato dalla caduta". Lo sloveno: "Il vento contro non mi ha aiutato e così ho deciso di aspettarli"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 aprile 2025
Amstel Gold Race 2025, il podio (Ansa)

Amstel Gold Race 2025, il podio (Ansa)

Berg en Terblijt (Olanda), 20 aprile 2025 - La Pasqua del ciclismo è ricca di sorprese. Merito dell'Amstel Gold Race 2025, che scopre il lato vulnerabile (e forse stanco) di Tadej Pogacar nonostante l'attacco sferrato a 42,5 km dal traguardo e quello invece coraggioso di Mattjas Skjelmose, che di fatto avvia l'inseguimento condotto poi con Remco Evenepoel prima di raccogliere il massimo fatturato possibile in una situazione in teoria molto sfavorevole.

Le dichiarazioni di Skjelmose

 Come da previsioni, lo stesso danese di una Lidl-Trek che pensava di avere in Thibau Nys la carta buona per beffare i favoritissimi è incredulo del 12esimo successo in carriera e soprattutto di come è maturato. "Non ci credo ancora. Alla fine sul Cauberg ero al limite: sono rimasto a ruota di Evenepoel e non credevo di fare qualcosa del genere. Sinceramente mi sarei accontentato del podio e infatti il mio primo obiettivo era tenere lontano il gruppo che stava rinvenendo da dietro per cercare di mettere al sicuro il podio". Skjelmose, sempre con estrema sincerità e non senza le lacrime nella parte conclusiva del suo intervento davanti a microfoni e taccuini, analizza poi più nello specifico la volata che ha deciso la Classica della Birra, non nuova a offrire risultati decisamente a sorpresa. "Remco è partito al momento e nel modo giusti. Il vento veniva da sinistra: Tadej si è spostato e io ho provato a seguirlo. Poi non so alla fine cosa sia successo. Non ci potevo credere: questa vittoria significa tanto per me perché ho appena perso mio nonno e quindi la dedica è tutta per lui".

Le dichiarazioni di Evenepoel e Pogacar

 Non solo l'incidente di inizio dicembre: Evenepoel mastica amaro anche per quanto accaduto all'alba di questa giornata, ossia una caduta all'apparenza senza grosse conseguenze. "Senza quell'incidente e il successivo spreco di energie per rientrare, oggi avrei potuto affrontare il finale in maniera molto più aggressiva. Ma queste sono le conseguenze di ciò che può accadere in gara". Anche Pogacar, il principale deluso di giornata per quello che è stato lo svolgimento della gara, prova a darsi delle spiegazioni quasi dal sapore di giustificazioni, pur senza togliere meriti a colui che ha vinto allo sprint praticamente per oltre mezza ruota. "E' stata una corsa molto bella. Negli ultimi 15 km avevo il vento contrario e quindi non sono riuscito a guadagnare sugli inseguitori. Ho deciso di aspettare e provare a battere gli altri due in volata, ma è stato un azzardo: semplicemente, oggi Skjelmose era il più forte".

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