Caruso è quarto A Roma riecco re Cavendish
A chiudere il Giro vinto da uno sloveno di quasi 34 anni davanti a un gallese di 37 è un ragazzo che all’anagrafe di primavere ne denuncia 38 e ha già annunciato il ritiro per fine stagione: sui Fori Imperiali è il giorno di Mark Cavendish, che sotto gli occhi del presidente della Repubblica Mattarella si ripresenta in tutta la sua esplosività. Sprint per distacco, che aggiorna la contabilità del più vincente in circolazione nella velocità: sono 17 i suoi centri sulle strade rosa, da sommare ai 3 della Vuelta e soprattutto ai 34 al Tour che fra un mese cercherà di aumentare per diventare il più vincente nelle tappe, primato che adesso condivide con Merckx.
Al CAPO dello Stato, per la prima volta presente a un arrivo del Giro per consegnare il Trofeo Senza Fine al vincitore Roglic, la tappa presenta un finale con caduta: a centro gruppo Ackermann perde il controllo della bici e va a sbattere contro i cartelloni pubblicitari, sgambettando chi è nelle sue vicinanze. Resta a mani vuote anche Milan, che si spegne presto dopo aver dato l’impressione di decollare bene: il friulano si consola con la maglia ciclamino, unica classifica vinta da un italiano in questa edizione.
Ordine d’arrivo 21esima tappa Roma-Roma: 1) Mark Cavendish (Gbr, Astana) km 126 in 2h 48’26’’ (media 44,884), 2) Kirsch (Ola) st, 3) Fiorelli, 4) Dainese, 5) Ballerini, 11) Consonni, 14) Milan, 32) Roglic (Slo).
Classifica finale 106esimo Giro d’Italia: 1) Primoz Roglic (Slo, Jumbo) in 85h 29’ 02’’, 2) Thomas (Gbr) a 14’’, 3) Almeida (Por) a 1’15’’, 4) Caruso a 4’40’’, 5) Pinot (Fra) a 5’43’’, 6) Arensman (Ola) a 6’05’’, 7) Dunbar (Irl) a 7’30’’, 8) Leknessund (Nor) a 7’31’’, 9) Kamna (Ger) a 7’46’’, 10) De Plus (Bel) a 9’08’’, 18) Zana a 33’’22’’, 21) Fortunato a 38’37’’, 125 e ultimo) Dalla Valle a 5h 26’ 45’’.
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