Ciclismo, la Soudal Quick-Step resiste su Evenepoel: "I contratti hanno un valore"
Foré, direttore generale della squadra belga, blinda il proprio pupillo almeno fino a dicembre 2026, allontanando così la minaccia apportata dalla Ineos Grenadiers

Remco Evenepoel (Ansa)
Roma, 22 maggio 2025 - Le voci di un imminente accordo tra Ineos Grenadiers e il colosso del carburante TotalEnergies per una sponsorizzazione molto importante da far partire già dalla prossima stagione hanno a ruota investito anche il ciclomercato, con l'obiettivo Remco Evenepoel che è tornato in auge e al centro di pensieri e ragionamenti: tra sogno e realtà ci sono però la Soudal Quick-Step e le sue resistenze, esternate ai microfoni di WielerFlits da Jurgen Foré.
Le dichiarazioni della Soudal Quick-Step su Evenepoel
Il direttore generale della formazione belga, nonché di fatto successore del decano Patrick Lefevere, ha provato a farsi voce della resistenza della sua squadra a quelle voci che vorrebbero Evenepoel spostarsi altrove, e magari proprio alla Ineos Grenadiers, ben prima della scadenza del contratto, fissata a fine dicembre 2026. "Si tratta di voci, ma ci sono anche i contratti, che alla fine contano pià di tutto. Le indiscrezioni ci sono sempre state, anche prima che io stesso arrivassi nella squadra, ma l'unica cosa che c'è effettivamente sul tavolo, parlando di Evenepoel, è un contratto che scade a dicembre 2026. In più, bisogna considerare che noi abbiamo supportato Remco per cinque mesi, mentre lui era infortunato, e fatto sforzi notevoli per il suo recupero. Dobbiamo parlare di corse: non è questo il momento di pensare ai contratti". Insomma, Foré ricorda a tutti, e forse allo stesso Evenepoel, i tanti sforzi profusi dalla Soudal Quick-Step per coccolarlo anche nei momenti più complicati: tutto ora, con il Tour de France 2025 non lontanissimo, passa in secondo piano per una formazione che al ciclomercato del futuro guarda anche in entrata. "Stiamo pensando a corridori forti su tutti i terreni, che possano far bene nelle Classiche di primavera, vincere tappe nei Grandi Giri e pure svolgere compiti di sostegno per i capitani impegnati nella classifica generale". Un identikit secondo molti da ricondurre ad almeno uno tra Jasper Stuyven e Dylan Van Baarle, in uscita rispettivamente da Lidl-Trek e Visma-Lease a Bike.
Le dichiarazioni di Lappartient su Pogacar
Intanto, i microfoni di Marca hanno intercettato David Lappartient, presidente dell'Uci, che ha espresso la propria opinione su Tadej Pogacar, a suo dire già accostato a nomi grossi come Eddy Merckx e Bernard Hinault. "Se si parla con loro, sono i primi a ritenere Pogacar alla propria altezza. Hanno molto rispetto per quello che sta facendo uno dei grandi interpreti di quello che è un periodo d'oro del ciclismo". Lappartient non si riferisce solo allo sloveno, bensì a suo dire a un intero movimento rinato dopo anni negativi, anche sulla scia dei vari scandali legati al doping. "Abbiamo gare meravigliose, corridori fortissimi che hanno sempre voglia di darsi battaglia, trasformando il ciclismo in una sorta di gioco molto meno noioso di quello che era un tempo: basti pensare all'impatto sulla popolarità, con annesso aumento del pubblico televisivo".
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