Ciclismo, l'UAE Team Emirates-XRG su Ayuso: "Lui vuole restare e noi lo vogliamo qui"

Il direttore generale Gianetti smentisce le voci di una rottura con lo spagnolo, reduce dal doloroso ritiro dal Giro d'Italia 2025: "Ha speso tanto nella prima parte dell'anno e forse l'ha pagato"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
30 maggio 2025
Juan Ayuso (Ansa)

Juan Ayuso (Ansa)

Roma, 30 maggio 2025 - I primi attriti tra Juan Ayuso e l'UAE Team Emirates-XRG sono di vecchia data e risalgono addirittura al Tour de France 2024: all'epoca lo spagnolo, come tutta la squadra era alla corte del re Tadej Pogacar e una sua insubordinazione gli costò degli attriti e la successiva esclusione dalla Vuelta 2024 nonostante gli appelli degli organizzatori e dei tifosi locali. La grande chance per spegnere qualsiasi focolaio e per regalarsi il primo acuto in un Grande Giro è stata offerta dal Giro d'Italia 2025. Un lampo c'è stato, la vittoria della tappa 7, quella del primo esame in salita a Tagliacozzo, ma da quel momento in poi, tra cadute e guai fisici vari, con l'epilogo del ritiro dovuto alla puntura di un calabrone, la Corsa Rosa per Ayuso è diventata un calvario: con annessa concorrenza interna della maglia rosa Isaac Del Toro e successivi altri scricchiolii di una sintonia con l'UAE Team Emirates-XRG che forse non c'è più.  

Le dichiarazioni di Gianetti su Ayuso

  A provare a porre fine a qualsiasi voce è intervenuto Mauro Gianetti, il direttore generale della formazione emiratina le cui parole sono state intercettate dai microfoni di CyclingNews. "Ayuso è uno dei nostri corridori di punta: lui non ha intenzione di andarsene e noi non vogliamo vederlo partire". Dunque, dal dirigente svizzero, nonché ex corridore, arriva un'iniezione di fiducia per il classe 2002, coccolato e giustificato anche per quanto fatto (o non fatto) al Giro d'Italia 2025. "Il ciclismo è duro e spesso imprevedibile e quello che gli è successo in questa Corsa Rosa fa parte di questo sport. Juan ha vinto molto nella prima parte della stagione e ha gareggiato tanto nella prima parte dell'anno: forse in questi giorni ha pagato questo aspetto". Parole che, restando in casa UAE Team Emirates-XRG, sembrano alludere implicitamente anche a Pogacar, molto presente (e vincente) nella prima parte della stagione e chiamato a disputare un Tour de France 2025 che smentisca le paure di chi teme un dispendio eccessivo di energie.

Le dichiarazioni di Adam Yates

  Ad aiutare lo sloveno alla Grande Boucle ci sarà la solita corazzata, nella quale potrebbe militare pure Adam Yates, che intanto al Giro d'Italia 2025 sfida a distanza il gemello Simon, nonostante i ruoli e le squadre diversi. "Parliamo sempre e siamo e saremo sempre vicini. Gli chiedo sempre quali sono le sue tattiche, ma lui non me lo dice mai". Con una risata ai microfoni di Sporza, dunque, Adam non nega di provare a carpire i segreti del gemello e di casa Visma-Lease a Bike: la rivalità c'è, ma con essa c'è anche la soddisfazione. "Sono felice che stia andando molto bene, ma come avversario ora è una spina nel fianco ora, ma è un bene per lui e per me". I due Yates, Adam gregario e Simon capitano, si fanno del bene a vicenda: il gemello dell'UAE Team Emirates-XRG prova a commentare lo stato di forma del fratello, oggi terzo in classifica generale alla vigilia del ritorno su quel Colle delle Finestre che nel 2018 fu fatale per le sue ambizioni in rosa. "Sembra in forma, ma forse non è esplosivo come i primi due in graduatoria. Simon però è bravo nelle lunghe salite. Ora però abbiamo ruoli opposti: lui deve recuperare tempo e io devo difendere la maglia rosa di Del Toro".

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