Ciclismo, Moschetti nella storia per la volata più veloce di sempre

A giorni di distanza dal successo nell'ultima tappa dell'AlUla Tour 2025, arrivano i dati ufficiali sul picco: non gli 87 km/h inizialmente ipotizzati, ma 83,3 km/h che bastano a cancellare il primato di Milan ad Andora

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
8 febbraio 2025
Matteo Moschetti (Ansa)

Matteo Moschetti (Ansa)

Roma, 8 febbraio 2025 - Proprio nei mesi in cui il ciclismo si interroga sulle velocità sempre più folli, a detta di molti la causa principale del numero crescente di incidenti in gruppo, in una delle prime corse della stagione si registra la volata più veloce di sempre: a vincerla è Matteo Moschetti, il protagonista che non ti aspetti finito nei libri di storia di questo sport.  

I dati della volata da record di Moschetti

  Il palcoscenico è quello dell'AlUla Tour 2025 e il corridore milanese si imponeva a un ritmo indemoniato nel giorno in cui il suo Q36.5 Pro Cycling Team festeggiava anche il trionfo nella classifica generale del neo acquisto Tom Pidcock. Paradossalmente, l'acuto del britannico, chiamato all'anno del riscatto dopo il finale in calando con la Ineos Grenadiers, è passato in secondo piano proprio a causa dell'impresa di Moschetti, sulle cui reali velocità si è a lungo dibattuto nei giorni successivi. Basti pensare che l'ultimo chilometro di gara è stato percorso in appena 41", per una media oraria inizialmente fissata da alcuni broadcaster in 87 km/h. Poi è arrivata la rettifica della corsa araba, che ha parlato di 83,3 km/h come picco più alto. Probabilmente, la reale contezza di quanto espresso da Moschetti è ancora ignota e tale resterà visti i dibattimenti che tuttora perdurano, specialmente qualora in ballo dovesse essere tirato anche il dato dei watt prodotti. Resta però la certezza che il primato rimane in casa Italia, dato che la precedente volata più veloce a referto era appannaggio di Jonathan Milan, che ad Andora in occasione del Giro d'Italia 2024 vinse con un picco di 75,4 km/h. L'exploit di Moschetti è stato comunque facilitato dalla leggerissima pendenza (1%) della strada, il trampolino di lancio per sprigionare una potenza tale da coprire 12 metri con una pedalata: numeri che neanche Filippo Ganna, tanto per restare in tema di portenti della bici, è probabilmente mai riuscito a produrre. Un bel controsenso se si pensa alla proposta arrivata da varie voci, su tutta quella autorevole di Wout Van Aert, di ridurre i rapporti proprio per ridimensionare la velocità in gruppo e i conseguenti rischi maggiori di cadute.

Le dichiarazioni di Longo Borghini

  Intanto, anche l'UAE Tour Women 2025 si tinge di azzurro grazie a Elisa Longo Borghini: per la piemontese vittoria a Jebel Hafeet, la prima in maglia UAE Team ADQ, e seria ipoteca sull'intera corsa. "Possiamo definirlo un capolavoro di squadra. Avevamo un obiettivo chiaro: vittoria e maglia rossa. Mi sono sentita a mio agio lungo tutta la salita e quando ho deciso di attaccare per vincere, è andato tutto bene". Si passa poi alle dediche. "Questo è il primo successo della nostra squadra sul suolo di casa e la nostra famiglia ha perso un amico qualche settimana fa. Questa vittoria è per lui, così come speriamo possiamo dedicargli l'eventuale successo di domani".

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