Ciclismo, Pogacar: "In bici non cerco i record o la storia: voglio solo divertirmi"

Ai microfoni di DiréctVelo lo sloveno si confessa, parlando anche del futuro a lungo termine: "Mi piace questo calendario in primavera, ma se dovessi tornare al Giro d'Italia dovrei cambiare qualcosa"

di Redazione Sport
29 aprile 2025
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 29 aprile 2025 - Vincere e divertirsi, un connubio non sempre facile da realizzare nello sport: poi c'è Tadej Pogacar, che ci riesce che è un piacere, aggiornando nel frattempo il proprio libro dei record e quello generale del ciclismo.

Le dichiarazioni di Pogacar

Per lo sloveno la campagna delle Classiche di primavera si è chiusa con il botto in occasione della Liegi-Bastogne-Liegi 2025, che ha portato a 9 il computo delle Monumento vinte in carriera: ora un po' di meritato riposo prima del ritiro in Sierra Nevada con vista sul Tour de France 2025, ma anche il tempo per parlare di sé ai microfoni di DiréctVelo. "Mi viene spesso chiesto se sono consapevole di scrivere la storia o se so cosa significhi per me, ma come dico ogni volta, non sto cercando di scrivere la storia, mi voglio solo divertire. Voglio solo divertirmi in bicicletta: è l'unica cosa che voglio fare". Il pensiero può sembrare stucchevole, ma la storia di Pogacar in bici pare confermare le sue parole: basti pensare agli attacchi da lontano, spesso da fin troppo lontano, che rischiano di vanificare vittorie in teoria molto alla portata, come in effetti accaduto all'Amstel Gold Race 2025, la macchia che ha impedito al corridore dell'UAE Team Emirates-XRG di completare il Trittico delle Ardenne. Poi c'è stato anche il debutto alla Parigi-Roubaix: a referto un buon secondo posto, con annessa scivolata in curva proprio per aver osato troppo. "Naturalmente le vittorie sono sempre memorabili, ma devo ammettere che se c'è una cosa che spicca in questa primavera è la prima esperienza alla Parigi-Roubaix. E' stato qualcosa che non avrei mai immaginato di poter realizzare. Più in generale, avrò un ricordo molto bello di questa primavera, questo è sicuro. E' stata perfetta e sono molto contento di come è andata". Insomma, a bocce ferme Pogacar non cancellerebbe nulla della sua primavera, neanche qualche piazzamento un po' così (ma mai giù dal podio): per il futuro, il programma potrebbe tuttavia avere delle variazioni. "Se voglio fare il Giro d'Italia, è complicato immaginare di fare tutte le Classiche come ho fatto quest'anno. Con la primavera che ho appena avuto, se dovessi andare alla Corsa Rosa, probabilmente tornerei a casa dopo una settimana. C'è sempre bisogno di avere dei momenti di recupero, periodi di relax con la famiglia e con meno ciclismo, per non esplodere mentalmente. Non riesco a immaginare di ripetere questo schema ogni anno: mi sembra molto complicato".

Il montepremi della primavera di Pogacar

  Il divertimento e il palmares, sì, ma anche gli incassi, e pure qui, manco a dirlo, Pogacar guarda tutti dall'alto con i 107mila euro incassati nella sua campagna di primavera: praticamente una fetta consistente dei 134mila euro guadagnati in totale dalla sua UAE Team Emirates-XRG. Secondo i calcoli effettuati da Het Laastse Nieuws, seguono su questo ipotetico podio Mathieu Van Der Poel (71mila euro) e Mads Pedersen (52mila euro): il primo degli italiani è Filippo Ganna (15mila euro), seguito da Jonathan Milan (12mila euro) e Giulio Ciccone (10mila euro).

Leggi anche - Juventus, lo sfogo di Douglas Luiz sugli infortuni GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO

Continua a leggere tutte le notizie di sport su