Étoile de Bessèges 2025, è caos: auto sul percorso e protesta dei corridori

Non c'è pace per la corsa del sud della Francia: mancano i requisiti di sicurezza e ben 8 squadre si ritirano nonostante i negoziati tra gli organizzatori e gli atleti

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 febbraio 2025
Arnaud De Lie (Ansa)

Arnaud De Lie (Ansa)

Roma, 7 febbraio 2025 - Un ciclismo sempre più tecnologico ma, a volte, anche sempre più caotico e disorganizzato a dispetto dei tentativi di aumentare la sicurezza: in questa contraddizione succede così che la neonata stagione viva già uno, anzi, due momenti di forte tensione all'Étoile de Bessèges 2025, in programma dal 5 al 9 febbraio ma già ora fortemente in bilico e nel mirino delle polemiche più feroci.  

Cosa è successo all'Étoile de Bessèges 2025

  Il primo momento di criticità lo si è avuto ieri, quando un'auto, nello spazio compreso tra i 51" che separavano fuggitivi e gruppo, si era immessa sul tracciato in senso contrario a quello percorso dalla corsa e dunque con il serio rischio di causare una strage: un gendarme ha prontamente evitato il peggio, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo senza tuttavia sedare la prima tranche di polemiche. La storia si ripete oggi, e neanche una sola volta: i corridori si trovano improvvisamente di fronte una prima auto dopo una rotonda prima di incontrare altri 'esemplari' nel prosieguo del percorso. Troppo per poter continuare. Molti atleti mettono così il piede a terra e si fermano, demandando la questione ai propri direttori sportivi, a loro volta a colloquio con la giuria della gara del sud della Francia. La palla passa al presidente di giuria, al direttore dell'organizzazione e a tre rappresentati dei corridori, chiamati a votare: due di essi hanno espresso il parere contrario alla ripartenza della gara, che perde pezzi per strada. Delle 21 squadre al via, infatti, 8 si ritirano definitivamente: si tratta di Soudal-Quick Step, Lidl-Trek, Decathlon AG2R La Mondiale Team, Red Bull-Bora-Hansgrohe, Uno-X Mobility, Ineos Grenadiers, Unibet Tietema Rockets ed EF Education-EasyPost, che in seguito emetteranno comunicati stampa dai contenuti polemici molto simili. In gara restano 89 corridori, tra i quali Arnaud De Lie, che scrive il suo nome sull'albo d'oro della controversa tappa odierna che, per mutuare un'espressione calcistica, si è salvata in calcio d'angolo grazie al compromesso trovato in sede di trattative che aveva visto in gioco anche la CPA (l'associazione dei corridori): sì al prosieguo della gara, ma a patto di neutralizzare della salita e della discesa del Col de Brousse e di eliminare l'ultimo giro. Tuttavia, appunto, neanche questa soluzione ha trovato un plebiscito, come evidenziato dal fuggi-fuggi di diverse squadre e dalla successiva rabbia per un ciclismo che fa sempre più fatica a coniugare spettacolo e sicurezza. In effetti, il problema dell'Étoile de Bessèges 2025 più che legato al percorso e a qualche sua criticità magari influenzata dal meteo riguarda la viabilità, praticamente l'ABC del ciclismo: specialmente se in ballo c'è una corsa UCI Europe Tour  di categoria 2.1.

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