Evenepoel sul Delfinato 2025: "Frenato da pollini e allergia"
Il belga commenta il suo deludente risultato raccolto nella settimana alle spalle. Anche Van Der Poel sotto le aspettative: "Ma sono contento: ha accumulato minuti per il Tour de France"

Remco Evenepoel (Ansa)
Roma, 16 giugno 2025 - Una cronometro degna del campione del mondo e olimpico, ma poi le solite difficoltà in salita, che però il diretto interessato prova a giustificare tirando in ballo i pollini: il protagonista è Remco Evenepoel, che al Giro del Delfinato 2025, vinto dal solito Tadej Pogacar, manca anche il terzo gradino del podio, andato alla sorpresa Florian Lipowitz.
Le dichiarazioni di Evenepoel
Per il belga il mezzo flop nella corsa del sud-est della Francia, che dal prossimo anno, come da volere di Aso, si chiamerà Tour Auvergne-Rhone-Alpes, ha avuto origine da problemi respiratori, come dichiarato ai microfoni di Het Laatste Nieuws. "Il polline mi dà fastidio fin da quando sono piccolo. Da bambino ho anche avuto gravi attacchi d'asma. Prendo dei farmaci, ma sono due anni di fila che mi dà fastidio al Giro del Delfinato". Il corridore della Soudal Quick-Step approfondisce poi i sintomi. "Inizia dal naso, poi scende alle vie respiratorie. Mi sento tutto intasato e tutto si blocca un po'. Abbiamo anche soggiornato in molti hotel con la moquette, il che non ha aiutato". Un problema, quello delle moquette, non nuovo nel ciclismo e spesso sollevato proprio dalla Soudal Quick-Step: con l'auspicio di Evenepoel che tutti questi contrattempi restino alla primavera ormai alle battute conclusive e al Giro del Delfinato. "Spero che la concentrazione di pollini sia inferiore durante il Tour de France, ma forse ho sottovalutato la caduta: assieme al polline, questo ha fatto sì che non fossi al cento per cento nei giorni scorsi".
Le dichiarazioni di Van Der Poel
A parte l'assonanza dei cognomi, il Giro del Delfinato 2025 è stato al di sotto delle aspettative anche per Mathieu Van Der Poel, che ha comunque sfiorato la vittoria della classifica a punti: un bottino magro, ma non deludente nella prospettiva di colui che, a causa di una frattura al polso rimediata con la mountain bike, ha rischiato anche di non essere al via della corsa del sud-est della Francia. "E' stata una settimana molto impegnativa, proprio quello di cui avevo bisogno nel percorso di avvicinamento al Tour de France. Sono molto contento di com'è andata: sicuramente sarebbe stato bello vincere una tappa, ma penso di poter essere complessivamente soddisfatto della settimana". I pensieri dell'olandese vanno già alla Grande Boucle, al via il 5 luglio da Lille. "Lì però le cose saranno diverse e la prima settimana sarà davvero caotica. A livello di squadra speriamo di riuscire a dire la nostra. Io ora non ho più il problema di accumulare ritmo gara, anzi. Adesso mi serve qualche giorno per recuperare e poi potrò ricominciare ad allenarmi duramente. Mi serviva proprio una corsa come questa, in cui ho potuto spingere al limite ogni giorno: è una cosa che mi aiuta a trovare la giusta condizione".
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