Freccia del Brabante 2025, il ritorno di Evenepoel: "Ho temuto di dover smettere"
Il belga pronto a debuttare in questa stagione dopo l'incidente di inizio dicembre: "Senza mia moglie probabilmente non ce l'avrei fatta a riprendere la carriera"

Remco Evenepoel (Ansa)
Roma, 15 aprile 2025 - Per questo ritorno ha contato le ore e non è un modo di dire: il calvario di Remco Evenepoel, cominciato in una fredda mattinata di inizio dicembre, sta per finire e il lieto evento coinciderà con la Freccia del Brabante 2025, in programma venerdì 18 aprile.
Le dichiarazioni di Evenepoel sul suo ritorno
In realtà, proprio il corridore della Soudal Quick-Step aveva fatto intendere la coincidenza del rientro in gara con l'avventura nelle Ardenne facendo partire un countdown che lasciò più di qualche indizio. Ora però dalle speranze e dalle speculazioni si è passata all'ufficialità: venerdì Evenepoel attaccherà il numero alla schiena per la prima volta in questo 2025 e lo farà anche con la speranza di poter tornare subito in gara la domenica successiva, in occasione dell'Amstel Gold Race 2025. Un passo alla volta, verrebbe da dire, per colui che oltre 5 mesi fa si era schiantato contro lo sportello aperto di un furgone delle poste belghe, rimendiando danni praticamente a tutta la metà destra del corpo: fratture a costole, mano e scapola, una contusione polmonare e la lussazione della clavicola, con danni seri ai legamenti e ai nervi. Non un cosa da poco, come fatto intendere proprio dal classe 2000 nel post sui social buono ad annunciare l'imminente debutto stagionale e volto anche a voler esorcizzare quanto accaduto e ringraziare chi non ha fatto mancare il suo supporto durante il calvario. "Finalmente è arrivata la settimana del mio ritorno. Posso finalmente concentrarmi sulle gare. La strada per arrivare qui è stata dura e complicata, sicuramente la più difficile della mia vita, sia mentalmente che fisicamente. Posso dire onestamente che sono stato davvero male e ho dubitato seriamente del mio futuro. Nelle nostre vite sono state presenti molte lacrime, ma è per questo che oggi voglio ringraziare chi c'è stato per me: per prima mia moglie Oumi, senza la quale avrei probabilmente messo fine alla mia carriera. Questo è per farle capire quanto mi ha aiutato a risalire".
Le dichiarazioni di Kristoff dopo la caduta alla Parigi-Roubaix 2025
Per un rientrante c'è chi finisce in infermeria come Axel Zingle, che ne avrà per molto per l'infortunio alla spalla rimediato al Giro dei Paesi Baschi 2025. Neanche Alexander Kristoff se la passa bene, ma stavolta c'entra la caduta occorsa alla Parigi-Roubaix 2025. "Inizialmente avevo un po' di mal di testa ed ero confuso: credo di aver avuto una commozione cerebrale. Sono risalito in bici ma non avevo idea di quale fosse la direzione verso la quale stavo andando. A un certo punto ho visto i corridori venire verso di me e così ho capito che dovevo invertire la rotta". Una condotta di gara che ha ovviamente convinto i medici a ordinare il ritiro al norvegese, che sull'Inferno del Nord ha le idee piuttosto chiare. "Non volevo terminare in macchina, ma sinceramnete non voglio neanche più correre la Parigi-Roubaix".
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