Gianmarco Garofoli debutta al Giro d'Italia con la Soudal Quick-Step
Gianmarco Garofoli debutta al Giro d'Italia con emozione e ambizione, supportando il capitano Mikel Landa.

Il ciclista di Castelfidardo al debutto al Giro d’Italia
Non è la prima volta in una grande gara a tappe, ha già corso l’ultima Vuelta di Spagna, ma sarà l’esordio al Giro d’Italia coronando un grande sogno. "Da quando avevo 5 anni che sogno questo momento" sussurra Gianmarco Garofoli. Oggi il primo giorno di scuola nella corsa rosa per Garofoli. Al Giro numero 108, che scatterà dall’Albania, da Durazzo, per chiudersi a Roma il 1° giugno. "Sono super emozionato, sarà una figata anche se un po’ di ansia e quel pizzico di paura giusta non mancano - continua il professionista di Castelfidardo, 23 anni -. Quel che serve anche per dare valore a quello che sto facendo. Perché sarà una tappa importantissima per la mia carriera e anche per la mia persona. Già solo partecipare è una piccola realizzazione di un sogno e soprattutto partecipare con una certa condizione". Il corridore della Soudal Quick-Step - team belga dove è passato quest’anno salutando l’Astana - l’ha preparato meticolosamente questo appuntamento. "So che posso fare davvero bene e questo mi dà ancora più morale e motivazione oltre a un’ambizione da parte mia per fare vedere la miglior versione di me stesso a tutti". Il primo Giro non può che riservare ruoli di gregariato. "In squadra abbiamo un capitano come Mikel Landa e quindi tutta la squadra sarà schierata per lui. Durante il percorso se capiterà l’occasione mi farò trovare pronto ma l’obiettivo principale per la nostra squadra è lavorare per il capitano e anche per me l’obiettivo principale darò imparare il massimo da un professionista e un campione come lui perché lui sa come si gestiscono tre settimane. Io ancora purtroppo no, ho già fatto una Vuelta, ma non so come gestire da leader una grande gara a tappe. Sarà un’ottima scuola". E sul percorso. "Un Giro molto duro, congeniale alle mie caratteristiche proprio perché molto impegnativo tecnicamente. C’è lo sterrato, le insidie non mancano, insomma un buon Giro. Nella prima settimana bisognerà stare un po’ attenti, la seconda un po’ più tranquilla, la terza veramente molto dura". Da cerchietto rosso la tappa con arrivo nelle Marche: sabato 17 maggio da Giulianova a Castelraimondo. "Non me la posso far sfuggire, non posso fare una brutta figura in casa. Ho già provato il percorso, sarà una tappa molto dura. Cercherò di dare il massimo, vediamo cosa potrò fare. Ma po’ tutte le tappe sono molto dure. Quella decisiva sarà l’arrivo a San Valentino". C’è anche un altro marchigiano in corsa: Giulio Pellizzari. "Ho un grandissimo rapporto con lui, è venuto a gennaio anche alla giornata del mio fan club e mi ha fatto molto piacere anche per tutti i ragazzini e per tutto il movimento ciclistico. E’ un grande atleta, molto forte, diciamo che siamo cresciuti insieme". "Che corridore sono? Forte e che merita di correre in una squadra importante come la Soudal. Ho ancora molto da dare".
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