Giro del Delfinato: Pogacar da paura. Vingegaard si stacca, crolla Remco: classifica e ordine d’arrivo tappa 6

Lo sloveno fa lavorare l'UAE Team Emirates-XRG e poi scatta sulla Cote de Domancy: Vingegaard ed Evenepoel si piantano e perdono rispettivamente 1'01" e 1'50" dalla nuova maglia gialla

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
13 giugno 2025
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Combloux (Francia), 13 giugno 2025 - La tappa 6 rivoluziona ancora la classifica generale del Giro del Delfinato 2025. Merito di Tadej Pogacar, che scatta sulla Cote de Domancy e fa il vuoto ai danni di tutti i big: innanzitutto di Remco Evenepoel, che si pianta forse pagando pure la caduta di ieri, e poi pure di Jonas Vingegaard, che si difende come può ma cede comunque 1'01". Va molto peggio all'ormai ex maglia gialla, che lascia sull'asfalto ben 1'50": poi c'è Florian Lipowitz che, così come Matteo Jorgenson, prova a inserirsi nel triello più atteso al Tour de France 2025. Proprio la Grande Boucle, ma quella del 2023, non rievocava bei ricordi a Pogacar a queste latitudini e soprattutto sulla Cote de Domancy, il trampolino di lancio dello scatto al fulmicotone di oggi che ha di fatto sfruttato al meglio anche quello che era stato il lavoro dell'UAE Team Emirates-XRG nelle figure di Tim Wellens e soprattutto Jhonatan Narvaez: da allora però il campione del mondo è cresciuto a dismisura su queste salite brevi e violente, sulle quali è chiaramente l'uomo da battere. La tappa 7, la Grand-Aigueblanche-Valmeinier 1800 di 131,6 km, inaugurerà il weekend di fuoco che attende i corridori sulla strada per definire la classifica generale finale del Giro del Delfinato 2025: da scalare ci saranno 3 GPM di Hors Catégorie, tra i quali quello fissato all'arrivo. Si parla in questo caso di salite lunghe, quelle sulle quali a detta di molti Vingegaard ha qualcosa in più di Pogacar: i primi responsi al riguardo arriveranno domani, ma intanto lo sloveno si riscatta dopo la delusione della cronometro di due giorni fa, pur avendo comunque ammesso di dover ancora lavorare nelle corse contro il tempo in vista dell'obiettivo principale della stagione dei Grandi Giri.

La cronaca della tappa 6 del Giro del Delfinato 2025

La corsa riparte dai 126,7 km da Valserhone a Combloux: i GPM da scalare sono 5, tra i quali uno di prima categoria e due di seconda categoria, tra cui quello che conduce all'arrivo. Il primo attacco è ad opera di Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), ai quali si accoda un drappello poi destinato a essere riassorbito. Prima della Cote de Cercier (4,6 km con una pendenza media del 4,4%) proseguono gli scatti, ma la fuga buona, capitata ancora da un caparbio Van Der Poel, si forma prima della Cote de Villy-le-Pelloux (0,8 km con una pendenza media dell'8,1%): con l'olandese si avvantaggiano Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Michael Leonard (Ineos Grenadiers), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Anthony Turgis (Team TotalEnergies), Alex Baudin (EF Education-EasyPost) e Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che scollina per primo per poi ripetersi sul Col des Fleuries (5,1 km con una pendenza media del 4,4%). La Cote du Mont-Saxonnex (5,4 km con una pendenza media dell'8,7%) vede Turgis e Bardet abbandonare la testa della corsa. che diventa poi composta dai soli Baudin e Leonard. Partono le schermaglie anche tra i grandi della classifica generale: le accende Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe): accelerano poi Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) ed Enric Mas (Movistar Team) prima che tutti rientri in prossimità del traguardo volante di La Grangeat. Dopo una fase di calma, la corsa approccia la Cote de Domancy (2,4 km con una pendenza media dell'8,6%), con il gruppo dei migliori, tirato dall'UAE Team Emirates-XRG, ridotto a meno di una trentina di unità: davanti invece Baudin lascia subito sul posto Leonard. Il ritmo comincia a far male subito a Lenny Martinez (Bahrain Victorious), ma anche Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) perde presto contatto. Se ne vanno quindi Jhonatan Narvaez, Tim Wellens, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG) e Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike). Anche quest'ultimo va poi in difficoltà, mentre Pogacar va subito a riprendere l'ex fuggitivo Leonard. Arriva poi il turno di Baudin, che inizialmente tiene la ruota ma poi molla a sua volta. Non solo i tre tenori: in classifica generale c'è anche Lipowitz, che scatta, saluta la compagnia di Evenepoel e prova a candidarsi come nuova maglia gialla. L'ultima salita di giornata è la Cote de la Cry (2,7 km con una pendenza media dell'8,2%), sulla quale faticano tutti: anche Pogacar, che dà di spalle pur continuando a dominare davanti, mentre Evenepoel, che forse paga anche la caduta di ieri, si pianta e viene staccato pure da Jorgenson. Vince Pogacar ed è una vittoria pesantissima su salite che al Tour de France 2023 non gli avevano portato buone notizie: passando al presente, lo sloveno guadagna 1'01" su Vingegaard e 1'50" su Evenepoel, con Lipowitz a provare a inserirsi in questo triello che da oggi ha un nuovo padrone.  

Ordine d'arrivo tappa 6 Giro del Delfinato 2025

1) Tadej Pogacar (UAD) in 2h59'46" 2) Jonas Vingegaard (TVL) +1'01" 3) Florian Lipowitz (RBH) +1'22" 4) Matteo Jorgenson (TVL) +1'30" 5) Remco Evenepoel (SOQ) +1'50" 6) Alex Baudin (EFE) +1'56" 7) Tobias Halland Johannessen (UXM) +2'03" 8) Louis Barré (IWA) +2'04" 9) Ben Tulett (TVL) +2'04" 10) Paul Saixas (DAT) +2'04"  

Classifica generale Giro del Delfinato 2025

1) Tadej Pogacar (UAD) in 21h35'08" 2) Jonas Vingegaard (TVL) +43" 3) Florian Lipowitz (RBH) +54" 4) Remco Evenpoel (SOQ) +1'22" 5) Matteo Jorgenson (TVL) +1'41" 6) Eddie Dunbar (JAY) +2'28" 7) Louis Barré (IWA) +2'39" 8) Paul Seixas (DAT) +2'49" 9) Tobias Halland Johannessen (UXM) +3'21" 10) Ben Tulett (TVL) +3'26"  

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