Giro del Delfinato tappa 3: doppio colpo di Romeo, beffato Van der Poel. Ordine d'arrivo e classifica

Nella tappa 3 lo spagnolo arriva in solitaria dopo aver staccato i compagni di fuga. Il possibile outsider Lipowitz guadagna secondi preziosi alla vigilia della cronometro nella quale si sfideranno i big

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
10 giugno 2025
Ivan Romeo (Ansa)

Ivan Romeo (Ansa)

Charantonnay (Francia), 10 giugno 2025 - La tappa 3 del Giro del Delfinato 2025 vede l'arrivo della fuga e il successo di Ivan Romeo, alla seconda vittoria stagionale. Colpo grosso per lo spagnolo, che si prende la frazione e anche la maglia gialla, lasciata dopo appena un giorno da Jonathan Milan, in difficoltà fin dall'inizio sui tanti saliscendi di giornata. Gli stessi sui quali all'alba della tappa si sfidano Tadej Pogacar e Remco Evenepoel, che incamerano abbuoni che per il momento hanno poco rilievo in una classifica generale in cui rilancia le proprie quotazioni Florian Lipowitz, uno dei 13 battistrada che da oggi rischia di diventare una mina vagante per il prosieguo di questo Giro del Delfinato 2025. Tra gli attaccanti di giornata figurava pure Mathieu Van Der Poel, marcato stretto dai suoi compagni di fuga in quanto individuato come uomo più pericoloso in un'eventuale volata che invece non ci sarà: per la gioia di Romeo, già campione iridato Under-23 a cronometro nel 2024. La tappa 4, la Charmes-sur-Rhone-Saint-Péray, mette davanti al gruppo il primo vero snodo per una classifica generale letteralmente stravolta dalla fuga di oggi: da affrontare ci sarà proprio una cronometro individuale di 17,4 km quasi tutti piatti a eccezione di una parte vallonata circa a metà tracciato, dove è posto l'unico rilevamento. Praticamente il terreno perfetto affinché Romeo possa rinforzare la sua maglia gialla e, chissà, diventare magari qualcosa di più di un corridore che ha indovinato la fuga buona.

La cronaca della tappa 3 del Giro del Delfinato 2025

La corsa riparte dalla Brioude-Charantonnay: 207,2 km ancora mossi e con altri 5 GPM da affrontare, tra i quali uno di seconda categoria all'inizio del percorso. Pronti, via e c'è da scalare la Cote de Cornille (4,1 km con una pendenza media del 4,8%) e, subito dopo, la ben più complicata Cote de la Barbate (5,8 km con una pendenza media del 6,9%), sulla quale attacca subito Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck). Tra le pendenze non banali e la velocità subito altissima, diversi corridori perdono presto contatto: compresa la maglia gialla Jonathan Milan (Lidl-Trek). Al comando si porta poi Louis Barré (Intermarché-Wanty), che scollina per primo nel momento in cui si fa vedere con una fiammata anche Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) con il fine di prendere secondi di abbuono al traguardo volante di La Chaise-Dieu: Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG) ha la stessa pensata del belga, preceduto in volata, ma entrambi arrivano dietro al francese. Dopo questa fase di caos con in ballo anche gli uomini in lotta per la classifica generale, si forma la fuga di giornata, che vede protagonisti ancora Louis Barré (Intermarché-Wanty) e Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), a lungo maglia gialla virtuale, Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Axel Laurance, Michael Leonard (Ineos Grenadiers), Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step), Julien Bernard (Lidl-Trek), Ivan Romeo (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), Krists Neilands (Israel-Premier Tech), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Harold Tejada (XDS Astana Team) e Anthony Turgis (Team TotalEnergies). Si scala la Cote de Malataverne (5,4 km con una pendenza media del 3,9%), ancora scollinato per primo da Barré, che si ripete pure sul Col du Tracol (2,9 km con una pendenza media del 4,2%): intanto Milan, rientrato in gruppo, perde di nuovo subito contatto appena l'andatura accelera. La situazione si tranquillizza fino alla Cote du Chateau Jeaune (1,2 km con una pendenza media del 9,2%), un autentico muro in una carreggiata molto stretta che fa esplodere la fuga. Davanti restano Bernard e Tejada, raggiunti poi da Lipowitz e Leknessund nel momento in cui ricomincia il calvario ormai consueto di Milan: nel gruppo dei migliori invece non c'è alcuna schermaglia, con l'UAE Team Emirates-XRG a controllare il ritmo. I GPM sono finiti, ma non gli strappi, e così Lipowitz rilancia l'andatura anche per evitare il rientro dalle retrovie degli inseguitori. Tejada prova invece ad avvantaggiarsi in discesa, mentre da dietro la coppia Van Der Poel-Barré prova a ricucire lo strappo sui battistrada. I drappelli si ricongiungono e proprio Van Der Poel prova a scatenarsi per liberarsi della compagnia in vista dell'ultimo strappo di giornata, al 7% e con un tratto addirittura in doppia cifra. Scattano poi prima Tejada e poi Romeo, ma la compagnia non si scioglie. Ci prova poi Lipowitz, ma la rasoiata migliore è ancora quella di Romeo, di professione cronoman che in pianura non ha eguali nel plotoncino: Bernard prova a chiudere, ma tra gli inseguitori, forse più preoccupati di non far vincere Van Der Poel che di recuperare sul battistrada, non c'è accordo. Ne beneficia Romeo, che si prende tutto, tappa e maglia gialla: alle sue spalle è bagarre per i piazzamenti, con Tejada e Barré a chiudere il podio e a prendersi gli abbuoni.

Ordine d'arrivo tappa 3 Giro del Delfinato 2025

 1) Ivan Romeo (MOV) in 4h34'10" 2) Harold Tejada (XAT) +14" 3) Louis Barré (IWA) +14" 4) Florian Lipowitz (RBH) +14" 5) Mathieu Van Der Poel (ADC) +27" 6) Axel Laurance (IGD) +27" 7) Brieuc Rolland (GFC) +27" 8) Julien Bernard (LTK) +27" 9) Andreas Leknessund (UXM) +27" 10) Eddie Dunbar (JAY) +29"

Classifica generale Giro del Delfinato 2025

1) Ivan Romeo (MOV) in 14h09'01" 2) Louis Barré (IWA) +17" 3) Harold Tejada (XAT) +18" 4) Florian Lipowitz (RBH) +24" 5) Mathieu Van Der Poel (ADC) +29" 6) Eddie Dunbar (JAY) +37" 7) Brieuc Rolland (GFC) +37" 8) Andreas Leknessund (UXM) +37" 9) Tadej Pogacar (UAD) +1'06" 10) Fred Wright (TBV) +1'12"

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