Giro delle Fiandre 2025, a Kopecky l'edizione femminile. Paura per Longo Borghini
La belga cala il tris nella Ronde come mai riuscito a nessuna. La piemontese, campionessa in carica, cade a 100 km dal traguardo: da verificare le sue condizioni in vista dei prossimi impegni

Lotte Kopecky (Ansa)
Oudenaarde (Belgio), 6 aprile 2025 - L'iride brilla due volte a Oudenaarde nel giro di un paio d'ore: dopo il trionfo di Tadej Pogacar, arriva quello di Lotte Kopecky, che cala il tris (record storico a livello femminile) in un Giro delle Fiandre che perde a metà percorso la campionessa in carica Elisa Longo Borghini a causa di una caduta le cui conseguenze andranno verificate nei prossimi giorni in vista del prosieguo della stagione.
La cronaca della gara
Come di consueto, la prima parte di gara, quella segnata da un tracciato quasi totalmente piatto, scivola via all'insegna di una fuga senza italiane e pure senza particolari velleità. Il primo colpo di scena della giornata arriva sul Kruisberg, sul quale va in difficoltà Lorena Wiebes, la campionessa europea, nonché una delle atlete più in forma in questa prima parte di stagione. Il resto lo fa l'accoppiata Oude Kwaremont-Paterberg, con la stessa Kopecky a menare le danze: con la belga restano Katarzyna Niewiadoma, Pauline Ferrand-Prévot e Liane Lippert. Niente da fare invece per Letizia Paternoster, nonostante una strenua resistenza inziale. Il quartetto va così a giocarsi un successo che andrà a Kopecky, curiosamente finora ancora a secco in stagione, con Ferrand-Prévot e Lippert a completare il podio: la migliore italiana è un'ottima Letizia Borghesi, che chiude sesta. La faccia triste della spedizione azzurra è Longo Borghini, caduta a circa 100 km dal traguardo: per la piemontese, che si presentava alla Ronde con l'ottimo biglietto da visita del successo di mercoledì scorso alla Dwars Door Vlaanderen, una botta sul fianco destro che non le ha inizialmente impedito di tornare in sella, scortata da alcune compagne dell'UAE Team ADQ. Poi la resa per colei che in programma avrebbe (adesso il condizionale diventa d'obbligo) anche la Parigi-Roubaix, l'Amstel Gold Race, la Freccia Vallone la Liegi-Bastogne-Liegi, prima naturalmente di tuffarsi nella stagione dei Grandi Giri.
Le dichiarazioni di Van Der Poel
Parlando di Parigi-Roubaix e passando al maschile, c'è voglia di immediata rivincita per Mathieu Van Der Poel, oggi solo terzo dopo la vittoria dell'anno scorso. "Pogacar era più forte e io so di aver dato tutto ciò che avevo: tutto questo lenisce il mio dispiacere. Come sempre, l'ultimo passaggio sull'Oude Kwaremont ha fatto la differenza perché le forze rimaste a quel punto sono sempre poche. Comunque, ho corso bene nonostante due piccole sfortune: la caduta e, appunto, l'attacco di Tadej. In quel momento sono stato spinto sulla sinistra e ho perso molte posizioni, dovendo inseguire e lasciare per strada energie preziose. Ora però c'è la Parigi-Roubaix, che per me dovrebbe essere meno dura: non vedo l'ora di vedere Pogacar sulle piete dell'Inferno del Nord".
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