Giro d'Italia 2025, Ayuso: "Importante vincere, ma ancora di più mandare un segnale"

Lo spagnolo si gode il successo di Tagliacozzo ottenuto nel giorno delle prime difficoltà di Roglic: "Potevo fare meglio, ma per me è già emozionante essere qui"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
16 maggio 2025
Juan Ayuso (Ansa)

Juan Ayuso (Ansa)

Roma, 16 maggio 2025 - Il Giro d'Italia 2025 conosce il primo arrivo in salita e, di conseguenza, i primi colpi di scena: Primoz Roglic appare in affanno sulla rampa finale verso Tagliacozzo, pur riconquistando la maglia rosa a spese di Mads Pedersen, mentre Juan Ayuso si prende la frazione, accorcia sul rivale più accreditato e lancia un segnale forte a tutti dopo le difficoltà accusate in Albania.  

Le dichiarazioni di Ayuso

  Salgono le quotazioni dello spagnolo, ma salgono anche quelle di una UAE Team Emirates-XRG che propone Isaac Del Toro come qualcosa di più di un semplice luogotenente: i gradi di capitano però, a maggior ragione dopo l'exploit di oggi sono tutti per Ayuso, apparso in netta crescita rispetto alle prime tappe. "Questo è il mio quarto Grande Giro, ma non ero mai riuscito a vincere, pur andandoci vicino alcune volte alla Vuelta: farcela oggi, al mio primo Giro d'Italia, è un qualcosa di speciale che ricorderò per sempre. Oggi sapevo che non avrei dovuto attaccare presto perché il finale era super esplosivo. Ho lasciato che gli altri ci provassero e sono partito alla fine: ho sparato il mio unico colpo e sono andato a tutto gas fino in fondo". Insomma, niente attacco alla Tadej Pogacar dalla lunghissima distanza, ma sparata finale per prendersi la tappa, gli abbuoni e i riflettori dopo un inizio in sordina. "Oggi era importante non tanto vincere, ma lasciare un segno, provare delle buone sensazioni e anche recuperare un po' di quel tempo perso nella cronometro. E' chiaramente un risultato che mi dà grande fiducia: domani dovremo superare la giornata e poi ci sarà la tappa di Siena, che è molto molto dura per gli uomini di classifica. Spero di arrivare al giorno di riposo tra i primi".

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Le dichiarazioni di Roglic

  Gli sterrati di Siena inquietano già le notti dei big della graduatoria, che dovranno affrontare una tappa dal forte sapore di Strade Bianche e con tante minacce in più: lo sa bene pure Roglic, lo sconfitto di oggi nonostante la maglia rosa tornata a casa, seppur con un margine di appena 4" proprio su Ayuso. "Le tappe piano piano passano e mi sto godendo la maglia rosa per la seconda volta in questo Giro d'Italia. Fa sempre piacere indossarla perché non si sa mai quando sarà l'ultima volta". Per lo sloveno, già vincitore nel 2023, dunque un approccio all'apparenza più soft del passato, testimoniato anche dai tanti sorrisi dispensati in questi primi giorni di corsa. "Mi sto davvero godendo questa corsa, probabilmente non riuscirò a esserci per altri dieci anni, quindi essere capace di stare ancora qui e pedalare in gruppo è ancora più bello". Parole molto belle, che (per una volta nello sport) antepongono le emozioni ai risultati, che comunque hanno un peso: specialmente quando agli avversari mandi segnali all'apparenza poco rincuoranti. "Negli ultimi chilometri non ero nella posizione in cui avrei dovuto essere. L'arrivo è stato sufficientemente duro per me: a volte le cose non vanno per il verso giusto".

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