Giro d'Italia 2025, la classifica aggiornata dopo la tappa 3: Pedersen fa doppietta e si riprende la rosa

Il danese, trascinato da una grande Lidl-Trek, strappa il simbolo del primato a Roglic. Ora la prima giornata di riposo, il trasferimento in Puglia e martedì il via da Alberobello

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 maggio 2025
Mads Pedersen (Ansa)

Mads Pedersen (Ansa)

Valona (Albania), 11 maggio 2025 - La tappa 3 del Giro d'Italia 2025 pone fine all'avventura in Albania e lo fa in continuità con quanto accaduto all'inizio della stessa: vince ancora Mads Pedersen e, proprio come due giorni fa, la vittoria gli vale anche la maglia rosa, strappata a un Primoz Roglic ben contento (per ora) di disfarsene. Questi due obiettivi convergenti coinvolgono anche le squadre, rispettivamente una generosissima Lidl-Trek e la Red Bull-Bora-Hansgrohe: emblematica l'immagine delle due ammiraglie affiancate che si parlano nel momento in cui c'era da tirare l'inseguimento ai fuggitivi della seconda ora, Pello Bilbao e Lorenzo Fortunato, con quest'ultimo che è bravo a procacciarsi la maglia azzurra. Ancora prima c'era stato un altro attacco, in cui tra gli altri si era visto Joshua Tarling, il vincitore più giovane di una cronometro al Giro d'Italia: un primato recente onorato al massimo, prima della resa in quella che è stata la prima vera salita dell'edizione, che non a caso ha di fatto acceso i primi fuochi d'artificio in una frazione nella cui top 10 figuravano ben 6 italiani. Dopo il primo giorno di riposo, buono per il trasferimento, la Corsa Rosa ripartirà dall'Italia e per la precisione da Alberobello (Pietramadre), sede di partenza della tappa 4 che terminerà invece a Lecce dopo 189 km piuttosto pedalabili: c'è un GPM in programma, ma di quarta categoria e all'inizio di un percorso che strizza l'occhio alle ruote veloci del gruppo.

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La cronaca della tappa 3

L'ultimo atto del Giro d'Italia 2025 in Albania sono i 160 km da Valona a Valona, con 2 GPM in programma, di cui uno di seconda categoria, e 2.800 metri di dislivello. Come da previsioni, complice un percorso molto nervoso, fin dalle prime pedalate parte la caccia alla fuga buona. Davanti si piazzano Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL) e Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team), a loro volta inseguiti da Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta): a 133 km dal traguardo missione compiuta per i due, che si agganciano così alla testa della corsa, con proprio Tonelli che passa per primo al traguardo volante di Gjorm. La prima salita di giornata è quella di Shakelles (5,3 km con una pendenza media del 4,3%), il cui scollinamento premia Donovan. Un altro sussulto in una fase di gara tutt'altro che spettacolare, se si eccettua l'invasione della carreggiata da parte di alcune capre che fa quasi cadere Dion Smith (Intermarché-Wanty), è il Red Bull KM di Himare: De Bondt intasca 6" di abbuono, Donovan ne prende 4" e Germani ne becca 2". Proprio il belga soffre su una salita non segnata come GP, così come soffrono i tanti corridori che forano proprio in questo tratto, tra i quali pure Egan Bernal (Ineos Grenadiers), e i velocisti puri, con Olav Kooij (Visma-Lease a Bike), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) e Max Kanter (XDS Astana Team) a guidare il plotoncino dei corridori che si staccano. Proprio prima del traguardo volante di Gjilek, tagliato per primo da Hamilton in volata davanti a Tonelli, arriva la resa di De Bondt, frenato da una foratura. La strada torna a impennarsi sulla salita di Qafa e Llogarase (10,5 km con una pendenza media del 7,4% e massima del 12%): il primo scatto è di Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), rintuzzato subito da Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step) proprio nel momento in cui Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) perde contatto.

Davanti intanto va in forte difficoltà Tarling, ripreso e staccato proprio dai tre contrattaccanti, che diventano due quando Garofoli molla. Hamilton e Tonelli restano da soli al comando prima di incassare l'aggancio di Fortunato e Bilbao, tutti inseguiti a distanza da un caparbio Germani. Cede poi Hamilton e davanti restano i soli Bilbao e Fortunato, che scollina per primo, diventando la nuova maglia azzurra. Intanto in gruppo si vede Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), con Giulio Ciccone e Mathias Vacek (Lidl-Trek) alla sua ruota in posizione di stopper: infatti questo tentativo ha vita breve. Finite le difficoltà altimetriche, comincia una sfida a distanza tra i due battistrada e il gruppo, tirato da una Lidl-Trek tutta al servizio di Mads Pedersen (Lidl-Trek), che sogna di riprendersi la maglia rosa. Curiosa l'immagine dell'ammiraglia proprio della Lidl-Trek che affianca quella della Red Bull-Bora-Hansgrohe: al centro dei discorsi probabilmente quel simbolo del primato di cui Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) vorrebbe momentaneamente disfarsi e che invece interessa molto agli statunitensi. A 18 km dal traguardo, complice il forte vento contrario, termina l'attacco di Fortunato e Bilbao e tutto sembra prepararsi per una volata, seppur a ranghi ridotti. Ed è così, prima del secondo pericolo del giorno dettato dall'attraversamento di un animale, un cane stavolta: tutto è apparecchiato per il successo, con annesso ritorno in maglia rosa, di Pedersen, e infatti è proprio ciò che accade.

Ordine d'arrivo tappa 3

1) Mads Pedersen (LTK) in 3h49'47"

2) Corbin Strong (IPT) st

3) Orluis Aular (MOV) st

4) Brandon Rivera (IGD) st

5) Edoardo Zambanini (TBV) st

6) Stefano Oldani (COF) st

7) Andrea Vendrame (DAT) st

8) Martin Marcellusi (VBF) st

9) Filippo Fiorelli (VBF) st

10) Christian Scaroni (XAT) st

Classifica generale Giro d'Italia 2025

1) Mads Pedersen (LTK) in 7h42'10"

2) Primoz Roglic (RBH) +9"

3) Mathias Vacek (LTK) +14"

4) Brandon McNulty (UAD) +21"

5) Juan Ayuso (UAD) +25"

6) Isaac Del Toro (UAD) +26"

7) Max Poole (TPP) +33"

8) Antonio Tiberi (TBV) +34"

9) Michael Storer (TUD) +36"

10) Giulio Pellizzari (RBH) +40"

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