Giro d'Italia 2025, la gioia di Carapaz: "Sono emozionato. La maglia rosa? Ci proverò"
L'ecuadoriano, vincitore della tappa 11, non nasconde le velleità di strappare il simbolo del primato oggi di Del Toro, che prova a fare squadra: "Ho deciso di fermarmi, guardando la posizione dei miei compagni"

Richard Carapaz (Ansa)
Castelnovo Ne' Monti, 21 maggio 2025 - Richard Carapaz e il Giro d'Italia, una storia davvero senza fine, come da claim della Corsa Rosa: l'ecuadoriano, già vincitore di altre 3 frazioni e soprattutto dell'edizione 2019, si prende la tappa 11 con un perentorio scatto sull'ultima salita e rimonta 3 posizioni in una classifica generale ancora guidata da Isaac Del Toro, che a sua volta si aggiudica lo sprint del gruppo e incamera 6" di abbuono ai danni degli altri rivali. Compreso il compagno di squadra Juan Ayuso.
Le dichiarazioni di Carapaz
Proprio l'UAE Team Emirates-XRG potrebbe aver lasciato andare Carapaz, non giudicato forse ancora troppo pericoloso per la propria leadership: fatto sta che il classe '93, che proprio sulle strade della Corsa Rosa si è fatto conoscere al grande ciclismo già nel 2018 con l'impresa di Montevergine, comincia a sognare qualcosa di più di un semplice piazzamento più importante in classifica generale. "Sono molto emozionato. E' una sensazione speciale e bellissima. Sentivo di avere le gambe giuste oggi: sapevo che c'era un grande lavoro da fare e lo abbiamo fatto". Il tutto, appunto, con vista su qualcosa di molto prestigioso e oggi lontano 'solo' 1'56". "E' un Giro d'Italia molto aperto e ci voglio provare fino in fondo a vincerlo, ma ci aspettano ancora tante salite da affrontare. Intanto dedico questo successo alla mia famiglia che era qui nei giorni scorsi. Con il morale alto per me e per la squadra - conclude Carapaz - ci proverò fino in fondo: può succedere di tutto".
Le dichiarazioni di Del Toro
Tutti guardano Del Toro, e non solo per la scintillante mise in total pink: il messicano guida la classifica generale dall'ormai arcinota tappa degli sterrati di Siena, quella nella quale diversi big erano incappati in cadute o problemi meccanici. Tra essi proprio Ayuso, in teoria il capitano designato di casa UAE Team Emirates-XRG: a parole un po' tutti, compreso il direttore sportivo Joxean Matxin Fernandez, hanno sgonfiato il possibile caso su qualche faida interna, ma sarà proprio così? Una risposta tra le righe la fornisce subito dopo l'arrivo proprio Del Toro che, spiegando il perché del mancato inseguimento a Carapaz, con annessa caccia alla vittoria di tappa, fa capire di prestare ora più attenzione alle volontà della sua formazione: oltre a lasciare intendere che per il momento il corridore dell'EF Education-EasyPost non preoccupa particolarmente la squadra emiratina. "Sono molto contento di come si è sviluppata la corsa perché ho contato i miei compagni ed averli tutti al completo è stata una sensazione davvero incredibile. Sono felice anche di come mi sono sentito a livello personale. Quando è partito Carapaz - continua il classe 2003 - sentivo di avere le gambe buone, ma poi ho deciso di non andare. In seguito ci ho provato, ma ho visto che il resto della squadra non era dietro di me perché c'era molto caos in salita e quindi ho deciso di fermarmi".
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