Giro d'Italia 2025, la soddisfazione di Gee: "Fiero del mio quarto posto"

Il canadese, a bocce ferme, analizza la posizione ottenuta alla Corsa Rosa, la migliore in carriera: "Non ho rimpianti. Ho dato tutto e, anzi, dopo la caduta di Napoli temevo di dover mollare"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 giugno 2025
Derek Gee (Ansa)

Derek Gee (Ansa)

Roma, 3 giugno 2025 - Si è tanto discusso dei primi tre posti della classifica generale e dei loro vari ribaltoni fino al verdetto emesso dal Colle delle Finestre, ma ai piedi del podio del Giro d'Italia 2025 ha quasi sempre stazionato Derek Gee: tra orgoglio, soddisfazione e magari un pizzico di rimpianto.  

Le dichiarazioni di Gee

  Con appena 1'40" di ritardo dalla terza piazza di Richard Carapaz, il canadese ha comunque migliorato il suo best score in un Grande Giro, che risaliva al nono posto al Tour de France 2024, tra l'altro proprio la corsa che fece scoprire a tutti, anche al diretto interessato, le sue doti nell'arco delle tre settimane: proprio la fatica sembra essere il sentimento prevalente del classe '97, arrivato tardi al ciclismo che conta ed esploso proprio alla Corsa Rosa, quella del 2023, nella quale si mise in mostra per le ottime doti di attaccante. "Sono esausto, a un livello completamente diverso che non riesco nemmeno a descrivere. Ma sono anche soddisfatto del mio quarto posto finale: non c'è nemmeno una goccia di amarezza, delusione o rimpianto. Nessuna. Al contrario, se mi aveste detto due anni fa, quando la squadra ha iniziato ad allenarmi e a credere in me come uomo di classifica, che sarei arrivato tra i primi cinque nella mia corsa preferita, quella che adoro fin da quando ero un bambino cresciuto a Ottawa, avrei fatto fatica a credere che fosse possibile". Parole d'amore quelle di Gee verso il Giro d'Italia, che però nell'edizione appena conclusa non gli ha risparmiato qualche momento difficile e di brivido. "Dopo la caduta nella tappa di Napoli, ho iniziato a dubitare di poter continuare a lottare per la classifica generale. In quell'occasione - ammette il canadese - ho riportato uno stiramento del muscolo della coscia. Temevo che fosse finita. Ma per fortuna mi sono ripreso subito e, anche quando ho perso altro tempo, non abbiamo perso la testa. Non potevo permettermelo: ho pensato a tutti gli investimenti dello staff e dei corridori intorno a me. Tutti loro credevano in me. Non potevo assolutamente gettare la spugna. Non era un'opzione possibile". E così è stato: Gee, seppur sempre a fari spenti come nel suo stile, ha proseguito la gara e nel segno della continuità (sfruttando pure i forfait graduali di tanti pezzi da novanta) ha risalito la china fino, appunto, ai piedi del podio. "Non solo ho dato tutto, ma ho creduto davvero di potercela fare. Ogni giorno partivo con la sensazione che potesse essere la volta buona. Ma ad essere del tutto onesti, quando eravamo in quattro sul Colle delle Finestre, tutti al limite, gli altri sono stati più bravi di me. Questo è quanto. Per questo non ho nessuna delusione, ma grande orgoglio e un'enorme soddisfazione". In effetti, in quel frangente è emerso il gap tra i migliori e il corridore dell'Israel-PremierTech, che dopo un periodo di meritato riposo comincerà a preparare la Vuelta 2025. "Non so se farò classifica, ma voglio fare due Grandi Giri in un anno e forse succederà in questa stagione".

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