Giro d'Italia 2025, le condizioni di Hindley dopo la caduta

L'australiano, vincitore nel 2022, ha causato la caduta che ha stravolto la tappa 6: per lui un trauma cranico con commozione cerebrale da valutare nel corso della notte

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 maggio 2025
Jai Hindley (Ansa)

Jai Hindley (Ansa)

Roma, 15 maggio 2025 - Dopo il ritiro di Mikel Landa arriva un altro forfait di lusso, quello di Jai Hindley: giunto alla tappa 6, il Giro d'Italia 2025 perde un altro potenziale protagonista e ancora per una caduta all'apparenza banale che, in questo caso, ha finito per fare strike praticamente su mezzo gruppo.  

Le condizioni di Hindley

  L'australiano scivola sull'asfalto sdrucciolevole della piovosa provincia di Napoli e, suo malgrado, cambia la storia della frazione e della Corsa Rosa di diversi altri corridori: la peggio la ha Juri Hollmann, tra frattura al braccio e sospette fratture a bacino e femore, ma alza bandiera bianca anche Dion Smith, che aveva già rischiato grosso in Albania quando una capra impaurita si era presentata sulla carreggiata con fare minaccioso. Senza contare la marea di corridori apparsi acciaccati o sanguinanti dopo la scivolata incriminata. Poi c'è proprio Hindley, che come sempre a fari spenti stava provando a diventare una carta in più per la sua Red Bull-Bora-Hansgrohe. Tutto è terminato su un marciapiede nei pressi di Nola, sul quale il vincitore del Giro d'Italia 2022 si accomoda dopo la caduta, mostrandosi in condizioni di shock. La diagnosi iniziale parla di una commozione cerebrale che avrà bisogno delle dovute cautele del caso, a cominciare dalla notte che sarà trascorsa in osservazione nell'ospedale di Caserta. A parte questo (e comunque non è poco), non ci dovrebbe essere nulla di rotto per il luogotenente principale di Primoz Roglic, che nel frangente incriminato ha rischiato di essere travolto dal fuoco amico, salvandosi dunque con un gran colpo di fortuna. Ora la mansione passa a Daniel Felipe Martinez, secondo un anno fa alle spalle di Tadej Pogacar e invece ora già naufragato in classifica generale: le gambe del colombiano in salita non sembrano quelle dei giorni d'oro, e questo potrebbe essere un problema per Roglic fin dalla tappa di domani, quella con l'epilogo a Tagliacozzo che emetterà già qualche primo verdetto sugli uomini più attesi.

Le condizioni di Landa

  Si parla di grandi scalatori e immancabilmente il pensiero torna a Landa, il cui Giro d'Italia 2025 è di fatto durato pochi chilometri. Per lo spagnolo una caduta rovinosa che forse si poteva evitare, magari anche solo utilizzando una rete da pista da sci, che purtroppo ha lasciato in eredità la frattura semplice della vertebra T11 nello stesso punto in cui aveva abdicato Geoffrey Bouchard per la frattura della clavicola destra. Tornando a Landa, la sua stagione potrebbe essersi chiusa così, dato che all'orizzonte si prospetta un lungo periodo di riposo assoluto, con l'appuntamento che potrebbe andare direttamente al 2026 anche grazie al rinnovo siglato con la Soudal Quick-Step proprio poco prima di partire per la brevissima avventura nella Corsa Rosa. Chi parla di 'Landismo' allude proprio agli sforzi e al grande impegno di un corridore che non vengono quasi mai ripagati, tra demeriti propri, meriti altrui e tanta sfortuna.

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